Hakuna matata !!!
Il safari è terminato e dopo una settimana immersi nella savana è difficile tornare ad una realtà così diversa. Comunque ci aspetta un'altra settimana di grandi esperienze ed avventure.
Malindi è la città che abbiamo scelto per trascorrere un rilassante periodo post matrimonio e pre-lavorativo :P La scelta di questo posto è stata condizionata dal fatto che Malindi è la terza città del Kenya e possiede un quartiere italiano. Il mare invece è uno dei peggiori di tutta la costa in quanto davanti le sue coste esistono ben 3 barriere coralline, che con la continua variazione delle maree lo rende inaccessibile in qualsiasi circostanza. Se la marea è alta è impossibile immergersi in acqua in quanto il mare è alquanto agitato; nel caso contrario il mare si ritira, si abbassa di molti metri e la fitta vegetazione marina e la barriera corallina ne impediscono l'ingresso non considerando poi il pericolo di pungersi con i ricci di mare. In seguito vi spiegherò come poter rimediare a questo inconveniente, nel frattempo torniamo all'argomento principale di questa opinione.
Il Sea club Tropical Village si trova appunto nella prima periferia di Malindi, in una zona piena di altri villaggi turistici e lussuose ville per di più italiane. Il villaggio è gestito dalla Francorosso e pertanto completamente affine alle nostre esigenze. Entrando all'interno delle mura che lo circondano inesorabilmente per garantire la sicurezza del turista si denota immediatamente l'accortezza dei particolari, l'ordine e la cura di tutta la struttura.
I giardini sono perfettamente curati, le strutture in muratura ristrutturati di recente mentre quella ricettiva è in vero stile africano. Qui troviamo infatti la reception, il ristorante, 3-4 negozietti, il change, un bar e una struttura in legno adibita al relax quotidiano.
Appena arrivati ci stava attendendo il referente italiano (ciao Chiara) Francorosso che ci ha aiutato a sbrigare le piccole pratiche burocratiche del caso. L'accoglienza è stata ottima a partire dal drink di benvenuto e dall'asciugamano caldo e umido che è servito per rinfrescarci il viso e le mani.
La Francorosso possiede all'interno della struttura un ufficio aperto molte ore al giorno dove è possibile avere informazioni di qualsiasi genere e per di più c'è la possibilità di poter usufruire di piccoli pacchetti (a pagamento) per riempire un po' le giornate. Offrono pertanto la possibilità di effettuare mini safari, giri in città, pesca a largo e sulla barriera corallina, immersione e tanto altro. Tutto questo naturalmente al di fuori del prezzo già pagato.
Compilato il foglio di arrivo due facchini ci accompagnano alla nostra camera. Onestamente ignoro quanti posti letto sono disponibili in questa struttura, ma sicuramente più di 300. Arriviamo nella camera ed i portantini non ci mollano finché non sganciamo una mancia, che in questi posti sono quasi obbligate. La camera non è niente di che, lo stile è quello classico anche se il comò ed i comodini sono un po' intarsiati. Sicuramente molto particolare è il letto extra-size a baldacchino con zanzariera che riempie bene la camera. Una grossa vetrata ci conduce al terrazzo coperto equipaggiato con un piccolo tavolo, una sdraio e una sedia, tutto di legno, ma non nuovissime.
Una sorta di doppia tenda è situata davanti alla vetrata in modo da poter scegliere tra l'oscurità totale o l'offuscamento della luce. All'interno della stanza anche due grandi sedie e un tavolinetto dove la direzione, essendo un viaggio di nozze, ci ha fatto trovare un sacco di frutta fresca e dei fiori sopra il letto.
Oltre alla camera troviamo un piccolo ripostiglio dove poter mettere le valigie, appendere i panni e lasciare le scarpe. Nello stesso c'è anche una piccola cassaforte a muro: per usufruirne bisogna lasciare alla reception una caparra di 80 euro che poi vi verranno restituiti al termine del soggiorno e naturalmente alla restituzione della chiave. Anche gli asciugamani da mare funzionano allo stesso modo ma in questo caso il prezzo della cauzione è di 20 euro. L'asciugamano si può cambiare ogni giorno purché si restituisca quello sporco.
Veniamo ora alla nota dolente di questa struttura, il bagno !!! Non ci crederete ma il bagno che in teoria doveva essere la cosa più pulita e decente si è rivelata la peggiore di tutta la vacanza. Pulizia ed igiene non sono parole conosciute in questo caso, i sanitari e la rubinetteria risulta alquanto antiquata, la doccia è sporca e per finire... c'è un grande buco nella doccia rattoppato alla meglio !!! Cose da non credere... considerando che la cucina ed il ristorante erano sempre pulitissime e lustrate a lucido !!! Perché sputtanarsi per così poco ?!?!? Una compagnia come la Francorosso non dovrebbe rovinarsi la reputazione solo per dei bagni.
Sentendo anche i nostri amici che hanno avuto le stesse impressioni per la loro camera ci dirigiamo immediatamente all'ufficio della Francorosso a fare l'esposto. Chiara ci dice che in effetti tutti i bagni della struttura non sono nuovissimi ma che in teoria dovrebbero essere in condizioni migliori dei nostri. Senza problemi ci invita a cambiare stanza ma se le altre camere sono nella stessa condizione a cosa serve?!? I nostri amici l'hanno cambiata ma più che altro perché preferivano stare al piano superiore piuttosto che a piano terra, e anche in questo caso il bagno era inadeguato alla struttura.
La biancheria e gli asciugamani sono comunque puliti anche se non profumati, ma questo è più che plausibile in queste zone. Anche nel resto della struttura abbiamo sempre trovato pulizia ed ordine a partire dal ristorante fino alla piscina.
Altro fatto negativo che ci è capitato il terzo giorno è che non ci hanno mai tolto la frutta dalla stanza, e siccome la stessa era già a pezzi, con il caldo ha iniziato ad inacidirsi, puzzare e scolare liquidi a terra. Senza dir niente a nessuno abbiamo preso la fruttiera e l'abbiamo lasciata davanti alla stanza in modo da fargli capire l'errore. Siamo troppo buoni lo so'... ma quei poveri lavoratori a volte non hanno proprio colpa.
Dirigendosi in direzione mare si incontra una bellissima piscina, pulita tutti i giorni e con l'altezza dell'acqua che variava in modo da renderla accessibile a qualsiasi persona. Intorno alla piscina moltissimi lettini e tavolinetti da occupare giorno per giorno senza necessità di prenotare il posto.
Lì vicino una struttura molto carina adibita a svago e teatro. Infatti tutte le sere l'animazione del villaggio organizza spettacoli di vari genere, sia comici che musical o quiz. Il capo villaggio Mara è un vero portento, una fonte inesauribile di energia e fantasia. Il resto dell'animazione invece è autoctona ed è costituita da 7-8 ragazzi molto energici e con tanta voglia di fare.
Tutti i giorni ognuno di loro spronano la gente a far partecipare alle proprie iniziative che sin dalle prime ore del mattino riempiono le giornate con sport e divertimenti vari. Tanto per citare qualcosa: calcetto, pallavolo, acquagym, tiro con l'arco, ginnastica a corpo libero, passeggiate, freccette ed il mitico corso di Swahili :-) Tra gli animatori il più anziano si chiama Cagiotto ed è lui il maestro in cattedra per quanto riguarda l'insegnamento della lingua ufficiale, appunto lo Swahili. Anche se apparentemente sembra non molto simpatico e poco socievole i suoi modi di fare fanno spaccare dallo ridere. Basta frequentarlo 10 minuti e si capisce subito che tipo di persona è; per noi era diventato la mascotte della vacanza e facevamo sempre riferimento a lui anche perché si è rivelato molto socievole e generoso.
A tal proposito anche tutti gli altri dipendenti del villaggio sono alquanto disponibili e gentili tanto da rendere il soggiorno più familiare possibile. Da evidenziare anche il difficile lavoro dei giardinieri che incessantemente curano al meglio le aiuole e le piante. Strabiliante il modo in cui si arrampicano, a mani libere e senza corda, sulle palme di cocco. Tramite il passaparola abbiamo saputo che i giardinieri raccoglievano le noci di cocco fresche direttamente su commissione e pertanto tutti i giorni approfittavamo di questo "servizio" :) Bastava fare un cenno al giardiniere del tipo "ti faccio un c..o così" e subito salivano sull'albero a raccogliere una noce di cocco che poi ti aprivano davanti ai nostri occhi e ti facevano bere il latte fresco. L'offerta per questo servizio era naturalmente libera e di solito gli si lasciavano 100 scellini kenioti (circa 1,20 euro). Il sapore e la consistenza della noce di cocco fresca è decisamente migliore di quella che troviamo nei nostri mercati.
Continuando la panoramica su questo villaggio non posso far altro che parlare al meglio della cucina internazione. In ogni pasto erano compresi 3-4 primi, 2-3 secondi e 3-4 contorni senza considerare i pasti freddi all'asciutto. Tutte le pietanze erano rigorosamente calde e non mancavano mai, neanche se arrivavi negli ultimi minuti disponibili. La qualità dei prodotti era notevole ed ogni giorni c'era una diversa cucina tipica internazionale che richiamava qualche stato mondiale. Oltre questo immancabili 4-5 tipi di dolci diversi che mi hanno fatto mettere su un paio di chili senza neanche accorgermene. Per concludere il pasto non poteva mancare un enorme scelta di frutta fresca che decisamente non ha nulla a che fare con la nostra.
I pasti sono inclusi nel prezzo e non c'è limite nelle porzioni sia che abbia fatto l'all inclusive o no.
L'opzione all inclusive preclude che il giorno d'arrivo venga messo al polso un braccialetto giallo; da lì i baristi capivano che non dovevano far pagare le bevande. Noi avevamo questa opportunità e l'abbiamo sfruttata sin dalle 10 del mattino con il beach bar, per poi proseguire nel bar centrale e nel bar serale vicino al teatro. Praticamente avevamo tutte le bibite gratis a nostro volere.
Alle ore 17.00 c'è il cosiddetto "thè delle cinque" in cui si mettono a disposizione bevande calde e dolcetti vari. Non si fa in tempo a finire che alle 19.00 già inizia l'happy hour con le sue pizzette calde, salati vari e gustosissimi aperitivi.
Come si dice... qui è tutto un magna-magna, e considerando che il prezzo del soggiorno è di soli 63 euro a testa direi che la convenienza è accertata. E mi raccomando... quando sentite suonare un bongo vuol dire che è ora di pranzo o cena :-)
All'interno della struttura c'è anche un fotografo molto simpatico che ci seguiva in ogni iniziativa. Tutti gli scatti venivano poi stampati in formato 13x18 ed esposti davanti al negozio per invogliare il turista ad acquistarle. Mi raccomando di tirare il prezzo in quanto in Kenya sono abituati a sparare alto.
Torniamo ora all'argomento lasciato in sospeso ad inizio opinione: I confini fisici del villaggio arrivano a una decina di metri dal mare (in condizioni di media marea) e sono definiti dal un muretto di cinta. Ogni giorno, nella lingua di sabbia che divide l'acqua dal villaggio, decine e decine di ragazzi, denominati "beach boys", pattugliano la zona in cerca del turista interessato alle loro proposte che non sempre si rivelano interessanti e serie. Difficile è capire chi vuol fregarti o chi veramente sta parlando sul serio; se volete un consiglio affidatevi sempre ad esperienze positive di altri turisti del villaggio. Noi ci siamo appoggiati ad un ragazzo un po' rasta che si fa chiamare "carciofo"; molto tranquillo e serio, in una giornata di bassa marea, ci ha accompagnato a fare un giro di un paio d'ore sulla barriera corallina mostrandoci i simpatici animaletti che la popolano.
In definitiva non posso far altro che parlare bene di questo villaggio anche se il bagno della camera mi costringe a dare 4 stelle invece di 5. Altro fattore che potrebbe condizionare la scelta di altri turisti è il fatto che l'acqua del mare non permette di fare i bellissimi bagni a cui siamo abituati noi italiani. Se posso permettermi un altro consiglio è di non andare in questo posto con i bambini abituati al mare. L'acqua "sporca" ed i beach boys impediscono sia il bagno che le passeggiate lungo mare e pertanto abbiamo visto che è molto difficile tenere a bada i bambini che però trovano libero svago all'interno della bellissima piscina.
Nulla da dire sulla perfetta organizzazione della struttura che non ha mai sfallato un appuntamento ed ha rispettato al secondo ogni programmazione.
Volendo potrei continuare all'infinito in quanto ogni giorno abbiamo vissuto molteplici esperienze, sia all'interno del villaggio che all'esterno. Questo però vorrei raccontarvelo in un altro ambito e cioè parlandovi un po' della vita sociale e delle abitudini del posto. In questi 15 giorni di vacanza abbiamo capito molte cose riguardo questa civiltà e cercherò di raccontarvele cercando di non influenzarvi troppo, bensì aprendovi gli occhi e farvi vedere le cose in modo diverso.