Nel regno dei fenicotteri
Prosegue il nostro viaggio tra gli splendidi parchi keniani. Partendo dall'Amboseli ci aspettano 400 chilometri di pulmino per raggiungere il Parco Nazionale di Nakuru dove si trova lo splendido lago Nakuru.
La strada oltre ad essere lunga è in alcuni tratti estremamente disconnessa a causa di lavori in corso che prevedono il rifacimento di una grande arteria che collega Naioribi, la capitale, con la costa.
Dopo due ore di cammino arriviamo a Nairobi... siamo ormai oltre la metà della strada e ne approfittiamo per fare uno splendido pranzo al Carnivor, un mega ristorante dove scenograficamente servono ogni tipo di carne debitamente cucinata alla brace.
A pancia piena si riparte per la nostra meta che ormai è sempre più vicina. La strada inizia una lenta ed inesorabile salita ed i panorami sono sempre diversificati fino ad arrivano al culmine della bellezza quando a ben 2.500 metri di altezza ci fermiamo in un punto panoramico ed ammiriamo sotto di noi una parte della Rift Valley. La temperatura è alquanto calata e quasi quasi che un giubbetto avrebbe fatto comodo. Il paesaggio è stupendo, ricco di colori e un verde scuro che prevale su tutto.
Sicuramente qui l'acqua non manca ed i campi coltivati la dicono tutta !!! Si riparte e la strada continua a salire fino ad arrivare a quasi 3.000 metri; qui ammiriamo uno spettacolo quasi surreale ed imprevedibile paragonabile ad un paesaggio svizzero :P Difficile da credere anche per noi ma quelle erano proprio conifere, apparentemente pini e abeti. Qualcuno aveva avuto la bella idea di piantare questo genere di alberi proprio lì, in Africa, nel bel mezzo di un passo montuoso dove anche le rocce la fanno da padrona. Per concludere il bel quadretto avvistiamo anche delle mucche e delle capre a pascolo; mancavano solo Heidi e Peter e così eravamo al completo :P
Continuiamo per la nostra strada che inizia a scendere lentamente e da lontano si intravede una grande pozza d'acqua; pensavamo fosse la nostra meta ed invece era solo un lago vicino... ma non meno importante.. Comunque non siamo lontani dal nostro traguardo e pochi chilometri più avanti finalmente arriviamo al famoso Lago Nakuru e più precisamente all'interno del Parco Nazionale che oltre al lago comprende anche il lembo di terra intorno fino a raggiungere una superficie di 188 chilometri quadrati.
L'attrazione principale resta comunque il lago che appena si intravede già inizia a regalarci splendide emozioni. Quello che subito colpisce è l'enorme quantità di fenicotteri presenti che con il loro piumaggio rosa dipingono l'azzurro dell'acqua. Migliaia e migliaia, probabilmente anche milioni, di esemplari uno vicino all'altro in perfetta simbiosi emettono in continuazione un suono che sommato tra tutti diventa un vero e proprio concerto. Sulla
riva del lago si può notare una fascia bianca dovuta ai milioni di piumette che i fenicotteri hanno perso. Se si cerca bene tra esse si può trovare anche qualche piccola penna rosa; io l'ho aggiunta alla nostra ricca collezione :P
Questo lago, situato all'interno della Rift Valley, ha anche la particolarità di avere l'acqua salata. Il fondale non è molto alto e questo causa la crescita di numerose alghe, fonte di sostentamento per tutti i fenicotteri presenti. La grande quantità di cibo presente nel lago favorisce di conseguenza la crescita demografica della specie, che però negli ultimi anni è stata attenuata dall'inquinamento presente nelle acque. Tutto questo è dovuto alla vicina città di Nakuru, quarta nel Kenya, la quale sta diventando sempre più "industrializzata" ma poco vicina al rispetto delle norme ambientali.
Proprio per questo nel 1968 è stato dichiarato Parco Nazionale.
All'interno del parco vivono circa 400 specie di uccelli e moltissimi mammiferi, senza considerare insetti, anfibi ed invertebrati che di solito non vengono mai presi in considerazione... a parte le zanzare che in questo posto sono inevitabilmente numerose.
Tra i volatili più avvistati, fenicotteri a parte, ci sono le cicogne, le cicogne marabù e i pellicani che vivono tutti in perfetta simbiosi all'interno del lago. Molti esemplari arrivano anche a un metro e mezzo di altezza e pertanto stargli vicino non è certo rassicurante considerando poi i lori potenti e lunghissimi becchi.
La presenza di questi numerosi esemplari rende il lago famosissimo in tutti il mondo, ma non solo per i turisti, bensì per scienziati ed ornitologi che ne studiano i comportamenti. Di certo non mancano neanche gli operatori di documentari che qui trovano paesaggi e animali di ogni tipo senza alcuna fatica. Persino noi siamo riusciti a fare degli splendidi filmini... ma del resto basta puntare la telecamera all'interno del lago ed il resto lo fanno tutto loro :P
In questo periodo dell'anno (settembre) il lago è particolarmente ricco di acqua in quanto è da poco terminato il periodo delle piogge. La guida ci ha riferito che nei periodi secchi il lago si ritira notevolmente lasciando dietro di se una scia bianca cristallina dovuta alla presenza di sale nell'acqua.
In alcune parti del lago l'acqua è abbastanza paludosa e vicino ad essa si formano delle verdi praterie ricche di nutrimento per gli erbivori della zona.
Continuando il percorso che costeggia il lago iniziamo a vedere i primi erbivori. Finalmente avvistiamo il rinoceronte che mancava ancora all'appello. Questo grosso esemplare, impegnatissimo a brucare l'erba, fa parte dei rinoceronti bianchi che si diversificano da quelli neri per il fatto di avere la conformazione del muso più adatta a mangiare l'erba rispetto ai neri abituati a nutrirsi di foglie sugli alberi. Poco dopo infatti ci imbattiamo in un piccolo branco di 5 esemplari di rinoceronti neri che girano in cerca di cibo tra un boschetto di bassa vegetazione. Solo con il binocolo possiamo vedere bene la differenza del muso ed avvallare quello che ci ha riferito la guida.
Proseguendo il giro abbiamo ammirato anche altri erbivori, ma sempre pochi rispetto al precedente Parco dell'Amboseli. Comunque non si può di certo disdegnare della presenza di impala, gazzelle, giraffe, zebre e bisonti che sembrano non curarsi per niente della nostra presenza. Con aria incuriosita invece ci osserva uno struzzo maschio che comunque non osa avvicinarsi.
La parte ovest del lago è particolarmente rocciosa e un po' più spoglia rispetto al lato opposto costituito prevalentemente da fitta vegetazione boschiva. Questo fattore ha privilegiato la realizzazione di punti panoramici, facilmente accessibili, da cui si può ammirare uno spettacolo unico, ovvero la vista dall'alto del lago dipinto dal rosa dei fenicotteri; persino da lassù si ode perfettamente il loro verso armonioso. Oltretutto da lì abbiamo avvistato il primo carnivoro del parco; una iena che stava mangiando un fenicottero. Questo ci fa capire come anche i carnivori si siano ambientati e adattati a quello che li circonda. Dopo aver mangiato un primo volatile si è gettato in acqua ed ha iniziato a correre e nuotare in mezzo all'infinità di fenicotteri fino al punto di catturarne uno. Soddisfatto e con la preda tra le fauci torna lentamente a riva dove continua a banchettare tranquillamente.
Il sole sta quasi per tramontare ed è giunta l'ora di avviarsi verso il nostro lodge: Lake Nakuru lodge. Ad un certo punto troviamo la strada sommersa da circa 40-50 centimetri d'acqua per una lunghezza di una ventina di metri. Dopo una piccola esitazione e una valutazione obiettiva il nostro autista ingrana la marcia e inizia a "guadare" il tracciato.
Con molto entusiasmo e spirito d'avventura incitiamo il mitico James che non si impressiona di fronte a nulla. Con l'acqua che sghizza da tutte le parti facciamo strada ad un altro pulmino che non se la sentiva di passare :P Poche centinaia di metri dopo ci ritroviamo in una situazione analoga ma questa volta la strada inondata è molto più lunga.
Niente paura... ormai siamo pronti a tutto !!! Siiiiiiii parteeeeeeeeee !!! Ragazzi, questa sì che si chiama avventura :)
Il sole inizia a salutarci e noi siamo vicini al lodge quando... dalla radio annunciano qualcosa; "cudusi dudia nucbud sijsji dasduhi !!!" La nostra giuda/autista risponde affermativamente ed inizia a correre. "Cosa sarà successo?" ci stavamo chiedendo. "Qualcosa di grave oppure hanno avvistato qualcosa di particolare?". La risposta era più vicina del previsto. Una decina di pulmini appollaiati sotto un albero ad ammirare uno splendido esemplare di leopardo che se ne stava tranquillamente a dormire su un ramo. Vicino a lui una gazzella morta che penzolava da un ramo in attesa di essere mangiata.
Praticamente il leopardo aveva appena catturato la sua preda, l'ha portata su un ramo per non farla mangiare a nessuno e poi si è messo a riposare in quanto stancato dalla caccia.
Una scena tenera e bellissima... quel leopardo a penzoloni su un ramo come solo nei documentari avevo sempre visto. Peccato che il sole già ci stava lasciando e la chioma dell'albero oscurava ancora di più la stupenda bestiola. Comunque standogli a soli pochi metri lo abbiamo potuto ammirare in tutto il suo splendore. Praticamente non era affatto disturbato dalla nostra presenza e ti faceva venir voglia di andarlo ad accarezzare, con il suo manto lucido, morbido e pulito. Sul suo muso la tenerezza e l'espressione di un gatto ruffiano che senza pensieri vive il termine della sua giornata.
La nostra visita a questo parco non poteva che conclusione nel migliore dei modi. Qui abbiamo potuto ammirare alcuni animali che ancora non avevamo visto nei precedenti parchi. Lo spettacolo del lago pieno di fenicotteri e numerosi altri uccelli, i rinoceronti, la iena ed infine il leopardo inaspettato. La guida ci ha riferito che siamo stati fortunatissimi e che solo raramente si può ammirare il felino in quelle circostanze.
Il parco, seppur di relative dimensioni, è caratterizzato essenzialmente dal lago e il lembo di terra che lo circonda. Se ci si sposta al di fuori di questa area si trova solo una fitta boscaglia dove probabilmente convivono numerosi altri animali quasi impossibile da avvistare.
Il parco fa da tramite tra l'Amboseli e il Masai Mara e pertanto è un valido punto intermedio per spezzare il viaggio. L'unico inconveniente è che la zona è inevitabilmente piena di zanzare; infatti, in 15 giorni di Kenya, solo in questo luogo abbiamo trovato i fastidiosi insetti. I lodge comunque sono attrezzati a questi inconvenienti e forniscono le camere con spray antizanzara e letti con zanzariere. Comunque per sicurezza è sempre meglio portare con sé repellenti per la pelle e spruzzarli spesso sul corpo. Per la notte non affidatevi ai repellenti elettrici con le piastrine in quanto quasi sempre nei lodge staccano la corrente elettrica tra le 24 e le 6 del mattino.
In definitiva posso solo parlar bene di questo parco dove esclusivamente si possono vedere alcuni tipi di animali. Lo spettacolo del lago pieno di fenicotteri e numerosissimi altri uccelli è ammirabile solo in alcuni parti del mondo e pertanto questo si può considerare un piccolo paradiso ornitologico. Se poi la fortuna ti aiuta come nel nostro caso la cornice diventa ancor più ricca di emozioni.