La cascata islandese Skógafoss si trova nel sud dell'isola, in località Skógar. E’ affascinante scoprire che in epoche remote la scogliera che crea questa splendida cascata, terminasse direttamente in mare... oggi invece il mare dista svariate decine di chilometri!
Il fiume che origina questa spettacolare cascata è il fiume Skógaá, che proviene direttamente dal ghiacciaio Eyjafjallajökull.
Neanche a dirlo è una delle più suggestive e fotografate cascate di tutta l’isola islandese e contende il titolo di “cascata d’oro” a Gullfoss. Nonostante la pioggerellina ed il vento che ci hanno accolti al suo cospetto, siamo riusciti a vedere uno splendido arcobaleno, grazie ad un tenue spiraglio di sole.
È sicuramente imponente, con una portata d’acqua maestosa, ma anche se la Lonely Planet gli ha dedicato una copertina, per noi non è stata quella che ci ha lasciati veramente sbalorditi. La nostra preferita è stata Seljalandsfoss; vuoi mettere l’emozione di camminare dietro ad una cascata?!?
Comunque Skógafoss ha il suo fascino e merita sicuramente di essere vista! E’ larga 25 metri e compie un salto di 60 metri.
A destra del salto è possibile salire una scalinata di circa 700 gradini al termine dei quali ci si troverà sulla sommità della cascata e a pochissimi passi dall'inizio del salto. La salita è un po’ faticosa, ma poter godere della cascata da diverse prospettive è veramente particolare e vi ripagherà di qualche piccolo sforzo fisico!
Cascata Skogafoss Islanda - Skogafoss waterfall Iceland
Intorno a questa cascata aleggia una leggenda molto carina, che ora vi racconto con molto piacere.
Pare che il primo vichingo che si stabilì in questa zona, nascose un forziere stracolmo di monete d’oro all’interno della caverna che si trova dietro alla cascata. Si dice che quando il sole colpisce l’acqu
a con i suoi raggi si possa vedere il riflesso dorato delle monete e c’è chi giura di averlo visto! In tanti si sono avventurati per trovare questo tesoro ed un ragazzo pare che riuscì nell’intento. Legò una corda ad uno degli anelli del forziere e cominciò a tirare, ma l’anello cedette ed il forziere affondò nelle gelide acque.
L'anello d'argento con incisioni runiche fu in seguito usato come maniglia del portale della chiesa di Skógar e può essere oggi ammirato al museo.
Io adoro le leggende, rendono ogni luogo un po’ misterioso e magico, così per concludere vi dirò anche che all’imponente Skógafoss, è attribuito anche un potere magico: si vocifera che bagnandosi nelle sue acque si possa ritrovare un oggetto perduto e a lungo cercato.