Tour della Turchia, 22-29 luglio 2018
A grande richiesta vi presento il Tour della Turchia che ho fatto a fine luglio con la mia famiglia. Un tour abbastanza impegnativo ma ricco di emozioni, posti entusiasmanti e visite guidate. Mia figlia di 9 anni, abituata a viaggiare, è riuscita ad apprezzare molti dei posti visitati, ha conosciuto usi e costumi diversi da quelli europei, ha appreso nozioni di storia che in parte ha anche studiato a scuola, rafforzando quindi alcuni concetti che sui libri a volte rimangono solo in maniera astratta. In alcuni posti si è davvero emozionata mentre in altri ha trovato anche il modo di divertirsi. Insomma... un viaggio adatto anche a bambini con voglia di conoscere e fare esperienze !!!
Intanto vi presento il tour tappa-tappa, prossimamente poi cercherò di approfondire ogni singola attrazione.
1° giorno
Siamo arrivati a Istanbul nel tardo pomeriggio e in aeroporto c’era la guida che ci avrebbe accompagnato durante tutto il tour. Saliti sul pullman siamo arrivati all’Hotel Ramada Plaza Tekstilkent e felicissimi siamo saliti nella nostra spettacolare camera. Cena, una buona dormita e prontissimi a cominciare il tour che ci avrebbe portato alla scoperta di una terra affascinante.
2° giorno
Abbiamo trascorso l’intera giornata alla scoperta di Istanbul, la più grande e famosa città della Turchia. Abbiamo toccato tutti i monumenti di maggior interesse turistico, il Gran Bazar (dove per entrare ci sono rigidi controlli, metal detector e poliziotti), la Moschea Blu (in gran parte in fase di restauro, ma quel poco che abbiamo potuto vedere ci ha fatto capire la magnificenza dell’opera), l’ippodromo bizantino, il sontuoso Palazzo Topkapi (dimora dei sultani per quasi 4 secoli), la Chiesa di Santa Sofia (con mosaici spettacolari, considerata un vero capolavoro di architettura bizantina). Per finire la giornata abbiamo fatto un bel giro sul battello attraversando tutto lo stretto del Bosforo, giungendo fino all’ingresso sul Mar Nero. Questa breve crociera in battello non era inclusa nel prezzo del viaggio, ma con soli 25 euro a testa abbiamo potuto ammirare Istanbul da una prospettiva differente e abbiamo goduto del bel paesaggio che si affaccia sulle rive del Bosforo.
3° giorno
Abbiamo lasciato Istanbul di buon mattino, prima che il traffico cittadino diventasse troppo intenso, e ci siamo diretti verso Ankara, la capitale della Turchia. Abbiamo fatto giusto una breve sosta per visitare l’interessante Museo delle Civiltà Anatoliche per poi proseguire rapidamente, visto che entro sera dovevamo raggiungere la regione della Cappadocia. Ankara non ha nessuna attrazione turistica, è una città che si è sviluppata in anni recenti, dopo esserne divenuta capitale semplicemente per motivi strategici e pratici. Ci sono orribili palazzoni costruiti in ogni dove ed apparentemente senza una logica. Prima di giungere in Cappadocia ci siamo fermati al Lago Salato, un immenso specchio d’acqua profondo pochi metri. Nella stagione estiva, grazie alle alte temperature, l’acqua evapora lasciando affiorare in superficie il sale che viene raccolto e lavorato. Una parte del lago è calpestabile e devo dire che camminarci sopra è veramente particolare... sembra di essere su una distesa di neve, ma a 30 gradi, in pantaloncini e maniche corte! Anche nostra figlia ha apprezzato questo luogo così suggestivo e ne ha approfittato per farsi delle belle corsette, considerando che le ore di pullman cominciavano ad essere un po’ tante.
Giunti all’Hotel Dinler Urgup abbiamo goduto delle favolosa piscina termale dove ci siamo rilassati nell’acqua calda al chiaro di luna... davvero favoloso!!!
4° giorno
Sveglia sempre prestissimo alla mattina, ma va bene così, mica siamo venuti per riposarci, bensì per assaporare il più possibile questi luoghi. Colazione e via sul pullman direzione Goreme, nella zona dei “camini delle fate”. Goreme è tutelata dal 1985 dall’UNESCO ed è veramente un sito di un’importanza ed una bellezza straordinarie. Le chiese rupestri di Goreme risalgono all'era della cristianità del periodo romano. Esternamente si vedono solo delle piccole aperture nelle rocce, ma una volta entrati, soprattutto in alcune, i dipinti alle pareti lasciano veramente senza parole. Il tour della Cappadocia prosegue con la visita ad una città sotterranea dove gli abitanti si rifugiavano quando erano attaccati dai nemici. La cittadella era concepita per essere del tutto autonoma e vivibile per circa una ventina di giorni (in cui si sperava che i nemici se ne andassero non trovando nessuna forma di vita in superficie). Dopo un ottimo pranzo in un ristorante tipico (la cucina turca è simile alla nostra, consumano molte verdure, e se ci si trova nell’entroterra si prediligono piatti a base di carne di pollo, vitello o agnello, mentre in prossimità del mare o in vicinanza di qualche lago, spesso la portata principale è a base di pesce. Non mancano poi i formaggi, proposti spesso dentro dei rotoli di pasta sfoglia o nei dolci) abbiamo fatto una sosta in una fabbrica di tappeti realizzati a mano dove in alcune sale abbiamo potuto osservare le donne a lavoro con un’abilità impressionante. Di seguito ci hanno fatto accomodare in una grande stanza per una dimostrazione finalizzata alla vendita... puro business, ma comunque è stato bello vedere questi magnifici tappeti fatti a mano. Inoltre, come d’usanza in Turchia, mentre si gira per i negozi (quelli più grandi ovviamente) ti offrono qualcosa di tipico da bere; the nero, the alla mela o un distillato locale simile alla nostra grappa, il raki.
Prima di ritornare in hotel chi voleva poteva scegliere di fermarsi ad assistere ad un tradizionale spettacolo dei Dervisci Rotanti; mia moglie alquanto curiosa ha deciso di andare, mentre io e mia figlia abbiamo preferito tornare diretti in hotel essendo ormai arrivati al 4 giorno di levatacce. La sera in linea di massima abbiamo sempre fatto tardi tra piscine e chiacchiere con i compagni di viaggio, se poi consideriamo anche i lunghi tragitti in pullman direi che nostra figlia di 9 ha ben resistito alla stanchezza. Per l’indomani poi c’è una stupenda sorpresa... ma questo ci costringe ad alzarci molto presto!
5° giorno
La Cappadocia credo sia una delle zone del mondo più rinomata per i voli in mongolfiera e noi non volevamo di certo lasciarci sfuggire questa incredibile esperienza. Sveglia alle 4 del mattino, perché le mongolfiere volano alle prime luci dell’alba, un po’ perché il vento è quasi assente e quindi c’è più possibilità di effettuare il volo e un po’ perché la luce a quell’ora è stupenda e permette di apprezzare al meglio il paesaggio. Effettivamente vedere il sole nascere da dietro i monti, mentre te sei in una mongolfiera in aria è veramente un’esperienza che merita di essere fatta almeno una volta nella vita. Arriviamo in un campo dove ci saranno state una cinquantina di mongolfiere adagiate con la vela a terra con dei “ventilatori” giganti che servivano per immettere aria nel pallone. Con il passare dei minuti ogni singolo pallone iniziava ad assumere la sua forma finché non riuscivano a alzarsi in verticale. Nel buio della notte è davvero suggestivo trovarsi in mezzo a queste enormi mongolfiere che si accendono come lumicini. Se volete sapere i prezzi vi dico subito che non sono di certo economici (170 euro a testa e non ci sono sconti neanche per i bambini, perché comunque occupano un posto e per loro è un business di una certa importanza) ma vi assicuro che sono stati soldi spesi più che bene !!!
Torniamo in hotel che da poco ha fatto giorno, giusto il tempo di fare colazione, chiudere le valigie e di nuovo sul pullman diretti a Pamukkale. Lungo il tragitto ci siamo fermati al Caravanserraglio, ovvero una sorta di hotel di secoli fa, dove ci si fermavano le carovane dei commercianti (non dimentichiamoci che siamo lungo la Via della Seta). La seconda tappa l’abbiamo fatta a Konya dove abbiamo visitato il Monastero ed il Mausoleo di Mevlana, fondatore dell’ordine dei Dervisci. Giunti all’Hotel Lycus River avevamo anche qui la possibilità di usufruire della piscina termale e non ce lo siamo fatti ripetere due volte, cena e relax.
6° giorno
La giornata prevede la visita alle rovine di Hierapolis e alle cascate pietrificate di Pamukkale. Forse questa è stata la tappa che ci ha delusi un pochino, perché avevamo visto tantissime belle foto di Pamukkale e invece una volta giunti lì abbiamo scoperto che l’acqua è regolata artificialmente dall’uomo e non sempre scorre ovunque. Questo viene fatto per motivi pratici, in quanto l’acqua stagnante favorisce l’insorgere di alghe che vanno a dare un colorito bruno alle pozze ed inoltre le rendono estremamente scivolose. Per risolvere parzialmente questo problema, periodicamente lasciano alcune pozze senz’acqua affinché il sole possa essiccare e far svanire le alghe; questo implica però che il luogo non si presenta mai uguale agli occhi dei turisti. Intendiamoci, è comunque un posto suggestivo e merita di essere visitato anche se in realtà ce lo aspettavamo ancora più spettacolare.
Dopo il pranzo sempre in un ristorante tipico, abbiamo proseguito per la famosa città di Efeso. Non siamo appassionati di archeologia, ma i resti di Efeso rendono veramente l’idea di quanto bella ed importante fosse questa città.
La sera poi abbiamo dormito a Izmir presso l’Hotel Kaya Thermal, per cui ci siamo fatti ancora qualche ora in pullman.
7° giorno
Siamo quasi giunti al termine del nostro tour, soddisfatti per tutto quello che avevamo visto, un po’ stanchi e sicuramente un po’ tristi nel lasciare la Turchia. La destinazione della giornata è Istanbul, ma prima ci siamo fermati a Bursa dove abbiamo pranzato in un ristorante tipico e passeggiato in un altro bel bazar, diverso da quello di Istanbul, moderno, ma ugualmente suggestivo, pieno di colori, artigianato locale e spezie. Ancora un paio di moschee da visitare, la Grande Moschea e la Moschea Verde e la giornata termina in un elegante hotel di Istanbul, l’Hotel Radisson Blu Tuzla.
8° giorno
Non ci resta che il viaggio di rientro in Italia, la guida ci ha accompagnati fino in aeroporto, salutiamo i nostri compagni di viaggio (in totale eravamo in 44, ma 8 persone ci avevano salutato prima di arrivare a Izmir in quanto il loro tour proseguiva per Bodrum, meta in cui rilassarsi con qualche giorno di mare)
E’ stato un tour variegato, dove abbiamo potuto apprezzare bellezze naturalistiche, monumenti storici ed il buon cibo turco. La Turchia è tranquilla, ci sono molti controlli con metal detector e poliziotti, alcune volte anche prima di entrare in hotel e nei bazar più grandi, ma questo dà anche un certo grado di sicurezza. Riguardo ai recenti eventi bellici siriani i luoghi turistici del centro-ovest non ne risentono affatto, l’unica zona che è sconsigliata è quella a sud, al confine con la Siria appunto, ma per il resto la Turchia è molto vasta e c’è veramente tanto da vedere senza rischiare nulla.