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Nel regno di Simba

Masai Mara National Reserve (Veduta)Il viaggio alla scoperta del Kenya continua inesorabile all'interno dei Parchi nazionali. Lasciandoci alle spalle il lago Nakuru e tutte le sue meraviglie ci dirigiamo verso uno dei posti più famosi e conosciuti dell'Africa: il Parco Nazionale Masai Mara.
Il Masai Mara è il prolungamento dell'immenso Parco nazionale del Serengeti che si estende per migliaia di chilometri quadrati all'interno della Tanzania. Questi due parchi sono protagonisti di innumerevoli documentari che spesso siamo abituati a vedere in televisione in quanto popolati da quasi tutte le specie animali presenti nell'Africa.
Il Masai Mara corrisponde all'appendice nord del Serengeti ed è famoso anche per la migrazione degli gnu. Questi animali infatti sono soliti andare a cercare erba fresca nel Masai Mara quando il cibo scarseggia nel Serengeti. Cinque milioni di esemplari tutti in fila indiana che marciano verso nord con un istinto che nessuno potrà mai capire. Questo avviene nel periodo delle piogge (luglio-agosto) in quanto la vegetazione diviene più rigogliosa. Dopo essersi abbuffati a dovere l'istinto li riporta a tornare indietro, e questo è capitato nella seconda metà di settembre proprio quando noi siamo stati a visitare il parco. Migliaia e migliaia di esemplari che marciavano verso sud completando così il loro ciclo di vita. Un vero e proprio spettacolo della natura; sembravano guidati da esperti guide e invece era solo il loro istinto animale che li portavano verso meta sicura, una metà che però alcuni non vedranno mai !!!
Masai Mara National Reserve (Dettaglio)Vi è mai capitato di vedere sui documentari gli gnu che provano ad attraversare i fiumi e molti vengono attaccati dai coccodrilli oppure portati a valle dalla corrente e non trovano un punto d'attracco? Sfiniti i poveri gnu vengono trascinati a valle dove li aspetta un destino crudele. Infatti, nell'attraversare un ponte sul fiume Mara, fiume che appunto da il nome al parco, abbiamo visto centinaia di carcasse di gnu ammassate una sull'altra. Impossibile descrivere la puzza che emanavano quelle povere bestie, l'aria era davvero irrespirabile e si rischiava di vomitare seduta stante :( Un posto da prendersi il colera solo a guardarli !!!
A poche decine di metri c'era addirittura un posto di blocco stanziale del parco che non provvedeva affatto a rimuovere le carcasse dall'acqua :( Lì intorno il paradiso degli avvoltoi e della cicogna marabù, noti spazzini della savana, giù menzionati nelle altre opinioni a riguardo.

Ma il Masai Mara non è solo la triste storia degli gnu, in questo parco abbiamo avvistato da vicino moltissimi animali, sia erbivori che carnivori. Naturalmente gli erbivori sono la stragrande maggioranza e popolano animatamente tutta la savana.
Masai Mara National Reserve (Dettaglio)Girando per il parco è un continuo avvistamento di gnu, zebre, bufali, antilopi, gazzelle, impala, giraffe, elefanti e molti altri. Non da meno i numerosi uccelli più o meno conosciuti che spesso si ammassano nei pressi delle pozze d'acqua dove naturalmente si trova più cibo per la loro dieta.
Tra gli uccelli, la novità di questo parco è stato il serpentario, un enorme e longilineo rapace che raggiunge anche l'altezza di un metro mezzo. Passeggiando tra il fitto manto erboso cerca continuamente il suo pasto preferito, ovvero i serpenti, da cui prende il nome.

Ci certo non potevano mancare gli avvoltoi che spesso li troviamo appollaiati a decine su enormi alberi. L'avvoltoio è un punto di riferimento per scovare i grandi carnivori della savana: i leoni ed i ghepardi. Infatti, neanche a dirlo, avvistiamo da lontano una ventina di avvoltoi che si stanno litigando una carcassa fresca. Avvicinandoci col il nostro formidabile pulmino ci rendiamo conto che gli uccelli avevano a che fare con piccolissimi frammenti di animale e pertanto ci hanno fatto capire che in quel punto l'animale era stato cacciato e poi portato in un altro posto. Masai Mara National Reserve (Dettaglio)Come segugi intuiamo che probabilmente la preda era stata spostata nella vicina bassa boscaglia in modo da nascondersi e ripararsi dal caldo. Ci avviciniamo piano piano (sempre col pulmino naturalmente :)) e lo spettacolo di fronte a noi diventa un vero e proprio documentario a ciel sereno. Un leone maschio se ne sta tranquillo a digerire il suo pasto mentre due leonesse poco distanti si stanno ancora gustando quel che resta del povero malcapitato; uno gnu !!! (manco a dirlo!!!)
In lingua swahili la parola leone si dice "Simba" e proprio da questo prende il nome il famosissimo personaggio del cartone animato "Il re leone".

Poco distante incontriamo un'altra famiglia di leoni di circa 20 esemplari che si stanno riposando all'ombra di alcuni alberelli. Due cuccioli attirano la nostra attenzione e ci regalano teneri sorrisi vedendoli giocherellare con un maschio non ancora adulto. Finalmente dopo 6 giorni di safari siamo riusciti a vedere da vicino i leoni; non avremmo mai preteso tanto però non disdegniamo certo la numerosa presenza di questa specie. Il maschio è davvero possente e mastodontico; molto più grande della femmina con 2 zampe enormi e robuste. A primo impatto incute timore e paura ma poi ci accorgiamo che sembra snobbarci e non curarsi affatto della nostra presenza considerando che con le ruote del pulmino gli siamo arrivati ad un metro.

Masai Mara National Reserve (Dettaglio)Morfologicamente il Masai Mara è caratterizzato da una grande pianura interrotta da lievi collinette dove di tanto in tanto troviamo un po' di boscaglia, più o meno fitta. Una collinetta attrezzata con avvistatoio ci permette di osservare il brulicare di vita sotto di noi. Infatti attorno ad una vasta zona paludosa si possono ammirare numerosi ippopotami, erbivori vari ed uccelli di tutte le specie. Da lassù, anche se non siamo altissimi, si scorge l'immenso parco che ci sta ospitando e che ogni minuto ci regala forti e nuove emozioni.

Tanto per rimanere i tema di felini avvistiamo un paio di volte una coppia di ghepardi che scritano all'orizzonte in cerca di un momento favorevole alla caccia. Nelle ore calde di solito tendono a riposarsi in quanto il sole indebolirebbero le loro iniziative. L'alba e il tramonto invece sono i momenti più idonei per sferrare l'attacco, cosa che non abbiamo potuto vedere da vicino in quanto in quel momento si sono spostati in una zona non raggiunta da strade. Il ghepardo è l'animale più veloce del mondo e può superare anche i 100 chilometri orari, ma solo per una decina di secondi. Questo è appunto il tempo necessario per l'animale per catturare una preda altrimenti l'attacco andrebbe a vuoto. Di solito si muovono i gruppi da 2 a 4 elementi in modo da poter circondare la preda e afferrarla con maggior probabilità. Il loro corpo aerodinamico e il muso fino gli permettono di raggiungere queste performance: il manto è davvero stupendo, lucido e segue sinuosamente tutte le curve del muscoloso corpo. Quando li ho visti correre dietro alle zebre mi sono reso conto di quale possente animale avessi di fronte. Tra i felini lo metterei comunque al terzo posto dopo il leone e il magnifico leopardo già menzionato nell'opinione sul Parco del lago Nakuru.

Masai Mara National Reserve (Dettaglio)Giriamo ininterrottamente per un giorno e mezzo in questo splendido parco e alla fine non facciamo altro che incontrare animali su animali, ma dopo una settimana di safari ormai sembra quasi tutto normale e le forti emozioni non ci sono più finché... ad un certo punto la nostra strada si incrocia con il passaggio di uno splendido esemplare di tartaruga gigante. La guida stima un'età di 25 anni e pertanto con un raggio di circa 40 centimetri non sembra essere molto grande. Nei giorni successivi visiteremo un rettilario con un esemplare di circa 100 anni... e quello sì che era gigante !!!

Tirando le somme direi che questo parco è davvero ricco di fauna selvatica e florea vegetazione specialmente nel mese di settembre che si trova al termine del periodo delle piogge. Moltissimi gli erbivori e di conseguenza ci sono in rapporto altrettanti carnivori. Lungo il fiume Mara, oltre ai numerosi ippopotami, abbiamo notato diversi coccodrilli crogiolarsi al sole e attendere il momento giusto per mangiarsi uno sfortunato gnu. Regno indiscutibile anche per gli uccelli, piccoli o grandi che siano, dove in questi luoghi trovano cibo a volontà, compresi i grandi carnivori come gli avvoltoi, cicogna marabù e serpentario. Da non dimenticare i magnifici struzzi presenti in diverse zone del parco.
Masai Mara National Reserve (Veduta)Le temperature in questo periodo sono più che sopportabili anche se il sole diretto picchia indubbiamente. Le strade sono ben tenute e non molto polverose nonostante a volte si viaggi a velocità sostenute. La guida ci ha anche portato in un posto al confine con la Tanzania e naturalmente con il Parco del Serengeti, dove abbiamo letteralmente "messo piede" senza il bisogno di passare la dogana :)

All'interno del parco abbiamo soggiornato in uno splendido campo tendato chiamato "Siana Springs Intrepids Camp". La tenda era comprensiva di lavello, water e doccia su una pianta di circa 20 mq con divisorio reparto notte :P Il ristorante era molto fornito, ottima cucina internazionale, carino anche il piccolo bar e il comodo negozietto di souvenir. Intorno a noi un grande giardino curatissimo dove sono dislocate più di 100 tende. Unica pecca la corrente elettrica che veniva fornita ad intermittenza solo nelle prime ore del mattino e tra le 18 e le 24 della sera. Un po' scomodo per chi deve ricaricare le batterie della videocamera e fotocamera che in questi posti si consiglia sempre con una buona scorta di batterie di ricambio.

Oltre a questo campo tendato abbiamo anche mangiato in uno splendido posto proprio nel mezzo del parco. Onestamente non ricordo il nome, ma il lusso e la bontà delle cibarie anche qui non si fanno certo desiderare. Masai Mara National Reserve (Dettaglio)A un chilometro da questo posto si trova un minuscolo aeroporto dove ogni giorno c'è una linea locale che percorre avanti e indietro verso Mombasa. Gli aerei sono piccolissimi, ovvero da 20 posti, e non vi dico l'emozione nel prendere questo apparecchio per la prima volta. Abbiamo volato molto bassi e ci siamo rivisti una settimana di viaggio a ritroso da 4 mila metri :) Il percorso dura 2 ore ed è un po' fastidioso per chi soffre di mal d'aria. Molto emozionante è comunque anche il decollo considerando che la pista è di sola terra battuta nel bel mezzo della savana.
In questo modo si è concluso questo fantastico safari che ci ha regato centinaia di foto, 4 ore di filmino e tante, tante emozioni.
Il Masai Mara, collegato con questo piccolo aeroporto, è pertanto un facile approdo per i turisti che non vogliono farsi tutto il percorso via terra. Noi in una settimana abbiamo viaggiato per ben 1.600 chilometri, nulla a che vedere con 2 ore di volo.
Per chi ama l'avventura, la natura e le belle emozioni consiglio vivamente un bel safari fotografico in questi splendidi posti. Non ve ne pentirete !!!

Tag(s) : #Viaggiare in Africa, #Kenya

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