La natura che traccia la sua storia nella roccia
Terzo appuntamento con le Cascate del Menotre dopo quello del 2005 e del 2012. Ricordo ancora con entusiasmo la prima volta che abbiamo visitato questo posto incontaminato, immerso nel verde della fitta vegetazione e con il rumore dell’acqua che richiama ad avvicinarsi ogni qualvolta effettua un salto nel vuoto. Se volete ripercorre con me quella splendida giornata vi invito a leggere il precedente articolo in cui fornisco dettagli più precisi riguardo il percorso.
Ci troviamo all’interno del Parco Naturale dell’Altolina, una zona verde dell’Umbria ai confini con le Marche. L’escursione per visitare la Cascate del Menotre può partire da due punti strategici, uno dall’alto dalla località di Pale oppure dal basso nei pressi della località di Belfiore. Personalmente preferisco partire sempre dal basso in quanto si è meno stanchi e ci si gode un paesaggio migliore.
Il percorso si snoda su un sentiero obbligato in cui ogni tanto si aprono diramazioni laterali per poter ammirare più da vicino le cascate. Essendoci stato in 3 stagioni diverse ho potuto constatare che la portata dell’acqua varia radicalmente a seconda del periodo. Il migliore secondo me è a fine aprile primi di maggio quando la portata del fiume Menotre è ancora abbondante e la vegetazione esplode di un verde intenso. In questa escursione ce n’era davvero poca e pertanto i giochi d’acqua sono meno suggestivi.
Quello che mi ha stupito di più questa volta però, non è stato l’aspetto naturalistico, bensì la presenza di moltissimi turisti che come noi hanno voluto passare una giornata diversa in una calda domenica di fine settembre. Fossero stati tutti escursionisti come noi non mi sarei meravigliato molto; quello che mi ha stupito infatti è stato proprio il target dei visitatori che non rispecchiava il contesto naturalistico in cui si trovavano. Giusto per farvi capire meglio, ho incontrato persone con la borsetta, ciabatte, tacchi a spillo o zeppe. Va bene che il percorso non è impegnativo però questo fa capire che molti turisti sono proprio improvvisati. La teoria è rafforzata dal fatto che non molto distante si trova la località di Rasiglia, frazione di Foligno conosciuta come il “Borgo dei ruscelli”. Rasiglia nei ultimi tempi sta diventando sempre più famosa per via dei ruscelli che scorrono all’interno del borgo che la rendono alquanto particolare e suggestiva.
Da questa esperienza ho potuto capire che molti turisti sfruttano la giornata per visitare sia Rasiglia che le Cascate del Menotre.
Tornando alla nostra escursione non posso non raccontarvi la felicità e lo stupore di mia figlia nel percorrere i vari sentieri ed ammirare i giochi d’acqua delle cascate. Nonostante avesse già fatto il giro all’età di 4 anni non credo si ricordasse molto, ma oggi con occhi diversi ha saputo apprezzare sia la parte naturalistica che quella “avventurosa”. Dico così perché volendo si può integrare la visita alle cascate con quella all’Eremo di Santa Maria Giacobbe che si trova nella parte superiore della parere rocciosa.
Il percorso a questo punto diventa un giro ad anello che non ti obbliga a tornare indietro per lo stesso percorso. Risalendo le cascate si giunge nella piccola località di Pale da cui parte, sulla sinistra, un sentiero che taglia in orizzontale la parete rocciosa che sovrasta le cascate. Ad un certo punto, sulla destra, si incontra il sentiero che conduce all’eremo; risalendo una ripida scalina in gran parte costituita da elementi naturali, seguendo le 14 stazioni della Via Crucis, si giunge in prossimità dell’eremo.
Per informazioni più dettagliate vi invito a leggere il mio precedente articolo riguardo l’Eremo di Santa Maria Giacobbe.
Per tornare indietro si dovrà a questo punto ripercorrere in discesa la scalinata finché non si incontra di nuovo il sentiero precedente. Continuando in direzione opposta (sulla destra) si inizierà a scendere nella vallata e, dopo avere attraversato un suggestivo uliveto, ci si ritroverà nel punto di partenza.
Durante il percorso si incontreranno due pareti di arrampicata molto impegnative in cui abbiamo trovato sempre degli appassionati intenti ad allenarsi.
I tempi di percorrenza di tutto il giro sono di un paio d’ore, e poco più se ci si sofferma ad ammirare ogni singolo aspetto naturalistico. Solo le cascate andata e ritorno si fanno invece in circa un’oretta.
Sul sito ufficiale sono segnalate anche altre attrazioni tra cui le Grotte dell’Abbadessa di cui però non so fornire ulteriori informazioni.
In definitiva non posso far altro che consigliarvi questa suggestiva escursione ricordandovi che è impraticabile con carrozzine e carrozzelle ed è sconsigliata a chi ha difficoltà motorie. Consigliatissima invece per i bambini in cerca di posti avventurosi a contatto con la natura. La mia, a suo tempo, a meno di 4 anni ha fatto tranquillamente tutto il giro in quanto abituata a camminare.
Mi raccomando però: scarpe comode, meglio se da trekking, e l’immondizia per favore, riportatevela a casa !!! Grazie.
Cascate del Menotre
Loc. Belfiore - Pale (a seconda da dove volete iniziare il giro)
06034 - Foligno PG
Email: info@paledifoligno.it
WEB: www.paledifoligno.it
Info e prenotazioni visite guidate
- Grotte dell’Abbadessa e/o Cascate del Menotre
Tel. 393.5689505 – 339.7428619 - Eremo di Santa Maria Giacobbe
Tel. 348.6519553 – 347.6640672