Una sorprendente scoperta
Oggi vi voglio parlare della Grotta di Monte Cucco, un luogo suggestivo che affascinerà grandi e bambini. Ma attenzione... è solo per gente avventurosa!!!
Il Monte Cucco è una montagna umbra che si estende lungo la dorsale Umbro-Marchigiana ed è compreso tra i comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia, Pascelupo e Sigillo.
Dal 1995 quest’area è tutelata con l’istituzione di un’area protetta: il Parco del Monte Cucco.
Tra le sue bellezze naturalistiche, riscuote molto successo la grotta, che può essere visitata solo accompagnati da una guida autorizzata del Parco.
Si possono effettuare 3 differenti visite in grotta, la più semplice, quella per la quale abbiamo optato noi (ma per soli fini logistici, altrimenti ci sarebbe piaciuto il giro più lungo) si chiama “Percorso Scoperta”, c’è poi il “Percorso Traversata” che prevede tutto l’attraversamento della grotta con uscita differente rispetto all’ingresso ed infine il “Percorso Avventura”, un vero e proprio giro speleologico con corde e passaggi un po’ più impegnativi.
Percorso SCOPERTA
La nostra avventura è cominciata così, da Pian di Monte (1.197 m.s.l.m.) con un bellissimo sole e un fortissimo vento che ci ha fatto imbacuccare ben bene con foulard, cappelli e cappucci... insomma, abbiamo subito indossato tutti i panni che avevamo con noi! Qui si trova una piccola costruzione in legno che è il presidio delle guide, dove c’è l’appuntamento e dove vengono fatti i biglietti. In loco si parcheggia la macchina tranquillamente lungo la strada e nei piccoli piazzali adiacenti ai versanti del monte.
L'escursione inizia su un comodo sentiero di montagna, che inizialmente si inerpica a prati, per poi proseguire fino a compiere un dislivello di 193 metri per una lunghezza totale di circa 1.800 metri. Il nostro gruppo era composto da circa una quindicina di persone, per la maggior parte ragazzi tra i 25 e i 35 anni e noi eravamo l’unica famigliola con una figlia di 10 anni al seguito. La salita non è stata impegnativa, certo, bisogna essere un minimo abituati a camminare, ma per il resto non presenta nessun tipo di difficoltà. Mentre salivamo abbiamo fatto qualche tappa intermedia, un po’ per riprendere fiato, ma più che altro per evitare di sudare troppo ed entrare in grotta con panni bagnati, considerando che la temperatura interna è stazionaria intorno ai 6 gradi tutto l’anno. Nelle pause, la guida, ne ha approfittato per riferisci interessanti informazioni riguardo al Monte Cucco, alla sua genesi e ad altri aspetti naturalistici.
Arrivati circa a metà sentiero ci siamo fermati ad un piccolo rifugio dove la nostra guida ha distribuito i caschetti per tutti i partecipanti, spiegandoci che servivano più per proteggere la testa in passaggi un po’ più stretti all’interno della grotta, piuttosto che per il pericolo che ci cadesse qualcosa addosso.
Arrivati all’ingresso della grotta, per la precisione l'ingresso est posto a 1.390 metri di altezza, ci siamo goduti per 10 minuti il bellissimo panorama, e se fosse stata una giornata limpida avremmo potuto vedere anche il mare all’orizzonte.
Indossati i caschetti ci siamo calati uno alla volta, facendo molta attenzione, lungo la ripida scala che scende per ben 30 metri. Si tratta di una scala in metallo che va giù quasi totalmente in verticale e devo confessare che lì per lì ci ha fatto un po’ impressione, soprattutto alla nostra coraggiosa avventuriera diecenne. Comunque l’abbiamo percorsa tutti senza problemi ognuno con i propri tempi senza pressioni da parte della guida. Da qui in avanti i passaggi artificiali creati dall’uomo sono stati pochi ed abbiamo subito potuto apprezzare la naturalità della grotta, lasciata molto più “selvaggia” rispetto a tante altre grotte turistiche.
La prima enorme sala che abbiamo visitato è stata quella denominata la Cattedrale, per via di un ampio arco che ricorda la volta delle Chiese gotiche. Attraverso passaggi semplice e sempre ampi siamo giunti alla Sala Margherita, dedicata alla prima donna scesa in grotta. L’ultima suggestiva stanza è stata la Sala del Becco, chiamata così in riferimento a delle concrezioni che sembravano veramente il becco adunco di un’aquila. Da qui un cancelletto chiuso ci indica che il nostro percorso è terminato, mentre avremmo proseguito se avessimo scelto il “Percorso Traversata”. Pazienza... ce lo riserviamo per la prossima volta visto che nostra figlia ha già deciso di volerli provare tutti.
Durante il percorso interno abbiamo potuto scattare delle foto e fare dei video, ma sono venuti abbastanza malino... le foto più belle le abbiamo scattate con i nostri occhi e quelle immagini stupende non ce le dimenticheremo più. Lungo il percorso del ritorno (lo stesso che abbiamo fatto all’andata) la guida ci ha fatto fare un’esperienza che abbiamo tutti apprezzato moltissimo: ad un certo punto ha spento tutte le luci, ma prima ci ha chiesto se eravamo tutti d’accordo, e così ci siamo potuti godere il buio totale, nel silenzio più irreale, interrotto solamente dal gocciolio lento dell’acqua! La seconda sorpresa che ci ha fatto è stato di proseguire, per il pezzetto che ci mancava, senza l’illuminazione elettrica, ma solamente con le lucine che avevamo sui caschetti. Non vi dico la gioia e l’entusiasmo di Ambra... era al settimo cielo... lei adora queste esperienze avventurose... e noi adoriamo questo suo spirito!!!
Una volta usciti dalla grotta alcuni ragazzi hanno proseguito per la vetta del Monte Cucco, mentre noi ed la restante parte del gruppo siamo scesi fino al piazzale delle macchine insieme alla nostra simpatica guida Franco.
In totale abbiamo impiegato circa 3 ore... 3 ore meravigliose in cui abbiamo potuto apprezzare una discesa nelle viscere della terra e lungo la camminata sul fianco della montagna, ci siamo goduti il bellissimo paesaggio!
Percorso TRAVERSATA
Leggermente più impegnativo e lungo del “percorso Scoperta” il “percorso Traversata” inizia sempre da Pian di Monte e segue lo stesso sentiero che vi ho già descritto sopra. Anche l'accesso alle grotte è uguale, perciò attraverso il Pozzo Miliani seguendo le stesse sale. Una volta giunti alla Sala del Becco il percorso Traversata prosegue e attraverso dei passaggi più stretti si giunge fino alla Sala delle Fontane, per poi arrivare al Passaggio Segreto, molto suggestivo (almeno da quello che ho letto sul sito ufficiale) e alla Sala Terminale.
Il percorso interno, in questo caso, si sviluppa per 800 metri, terminando sul versante nord della montagna. Per uscire dalla grotta bisogna risalire una ripida scala alla marinara che si inerpica su di un pozzo lungo 8 metri.
L'escursione si conclude con la discesa a Pian delle Macinare o il ritorno a Pian di Monte, attraverso sentieri in quota che si affacciano sulla Valle del Chiascio e sui centri storici del Parco per un dislivello di 250 metri.
Questa visita dura circa 4/5 ore, considerando anche i sentieri da percorrere esternamente alla grotta.
CONSIGLI UTILI
Questi sono i consigli utili in base alla nostra esperienza, per il resto andate a leggere le avvertenze che trovate sul sito ufficiale.
Innanzitutto a Pian di Monte tira sempre un forte vento, per cui vi consiglio di equipaggiarvi adeguatamente. Non per niente in questo luogo si trova l’area decollo deltaplani e parapendio. Noi avevamo foulard per il collo, cappelli e cappucci delle felpe (e vi assicuro che alla mattina alle 10, nonostante il bellissimo sole, li abbiamo utilizzati entrambi) k-way o piumino impermeabile (in base alla stagione) vi permetteranno di ripararvi dall’umidità della grotta e all’esterno dal vento, guanti per l’interno della grotta per tenersi ai gelidi corrimano. In ogni caso nella stagione estiva si sta decisamente bene !!!
Come calzature, se avete degli scarponi da trekking, a mio avviso vi permetteranno di camminare decisamente più comodi, visto che il sentiero, dopo aver lasciato il prato, prosegue con tutti ciottoli; in ogni caso anche delle scarpe da ginnastica vi basteranno per affrontare questa passeggiata. Anche all’interno si cammina spesso su pavimentazione rocciosa, sconnessa e a volte bagnata, perciò le scarpe devono aderire bene al terreno.
Consiglio di portare uno zaino con cibo e bevande a chi desidera proseguire e non tornare subito indietro dopo la visita, altrimenti, visto che si parte alle 10 e si torna alle 13, cibo e quant’altro potete anche lasciarlo in macchina, camminerete più leggeri ed inoltre nei passaggi stretti della grotta eviterete di avere un ingombro inutile. Noi c’eravamo portati uno zainetto piccolo piccolo per tutti e 3, giusto per metterci dentro i guanti, i cappelli (che poi visto il vento ce li siamo messi subito), i fazzoletti, i telefoni, una bottiglietta d’acqua ed una barretta energetica per Ambra (...che tanto lo sapevamo che le sarebbe venuta fame prima di arrivare in macchina!!!).
In definitiva è stata una bellissima esperienza da condividere tutti insieme che ci ha permesso, inoltre, di apprendere nozioni geologiche molto interessanti, sapientemente raccontante dalla nostra guida.
INFO POINT
(15 min. di auto dal punto di partenza delle escursioni)
Via Valentini 31
06021 - Costacciaro (PG)
Tel: 075.9171046
Email: info@grottamontecucco.umbria.it
WEB: www.grottamontecucco.umbria.it
Escursione alla Grotta di Monte Cucco
Panoramica dall'ingresso della Grotta di Monte Cucco