Un viaggio tra le misteriose "segrete"
Durante il mio soggiorno estivo a Vieste ho avuto la possibilità di girare un po' per le zone circostanti ed inevitabilmente sono approdato in questa particolare città del Gargnano che offre al visitatore uno stupendo giro turistico tra le viuzze del centro storico.
Arrivare a Peschici è estremamente semplice data la perfetta segnaletica che si incontra nel cammino. L'autostrada A14 è un punto di riferimento essenziale per raggiungere la città e l'uscita più idonea è quella di "Poggio Imperiale-Lesina".
A questo punto basta seguire la segnaletica che vi farà percorrere delle strade interne molto panoramiche che in meno di un'ora permettono di raggiungere la città di Peschici.
I parcheggi non sono molti ma vi consiglio di seguire le frecce che li indicano in quanto ci sono diverse aree a pagamento e controllate. Una volta lasciata la macchina si inizia il cammino e tra un vicolo e l'altro si notano spesso le insegne turistiche che indicano la presenza di un castello. Seguendole sono giunto all'ingresso di un caratteristico castello a cui mancava completamente tutta la parte superiore.
L'origine di questo castello risale più o meno al X secolo, ovvero subito dopo la caduta dell'impero romano. A questo avvenimento conseguì il fatto che le città non erano più gestite da uno stato centrale e pertanto rischiavano di essere indifese e vulnerabili.
In quel tempo perciò le popolazioni si organizzarono singolarmente costruendo fortificazioni che li rendesse più sicuri e protetti.
Proprio questo fu il motivo della nascita del castello di Peschici, edificato a strapiombo sul mare ad una altezza di circa 80 metri. La strategica posizione gli permise un ottimo assetto di difesa sia dalla parte terrestre che da quella marina.
Nel corso dei secoli furono molti gli scontri bellici che determinarono un il susseguirsi di popolazioni (bizantini, normanni, svevi, angiò, spagnoli, borboni) che a proprio modo hanno modificato l'aspetto originario del castello. Sfortunatamente però tutta la parte superiore è stata lacerata dai violenti scontri che si sono verificati nell'arco dei secoli.
Agli inizi del 1800, in seguito ad alcune riforme, il castello passò in mano a ricchi borghesi locali che lo utilizzarono come residenza principale. Di conseguenza i cittadini furono costretti ad uscire dalle sicure mura ed iniziarono ad edificare intorno al castello creando l'attuale città di Peschici.
Nella seconda metà del 1900 il castello fu anche presidio della caserma dell'arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Ad oggi del castello rimane solamente il piano inferiore, perfettamente ristrutturato e risanato, dove un tempo si ipotizzava ci fossero i locali delle prigioni, la cannoniera, i depositi delle armi e dei sostentamente per la vita del castello.
Tutta la struttura portante e i vari locali rispettano la loro originaria configurazione e ad oggi vengono utilizzati per esporre in modo permanente oggetti antichi e utensili originali d'epoca. Questi locali vengono indicati con il nome di "segrete".
Dopo il restauro e la ristrutturazione solo nell'anno 2000 avvenne l'apertura al pubblico. Con il passare degli anni questo evento rese ancor più ambita la visita alla città tanto che il Comune, con il patrocinio del Parco Nazionale del Gargano, si organizza per allestire musei e mostre all'interno della struttura.
Quest'anno infatti quando ci sono stato io era presente l'esposizione di strumenti di tortura.
Per accedere al museo bisogna pagare un biglietto di 3 euro (2 euro ridotto) e poi, tramite un percorso obbligato, si può girovagare tra le stanze ed ammirare la mostra.
Tutti i locali, perfettamente puliti ed in ordine, sono completamente realizzati in pietra a vista, hanno delle aperture ad arco per accedere da una stanza all'altra e sono prive di porte.
Inizialmente la visita propone una sequenza di strumenti di tortura originali in perfetto stato accompagnati da illustrazioni stilizzate per mostrarne il funzionamento e da una breve descrizione in lingua italiana e inglese.
Dopo una decina di stanze si giunge agli ultimi locali in cui sono presenti in modo permanente oggetti ed utensili utilizzati in epoche passate all'interno del castello.
Ritornando indietro dallo stesso percorso, in prossimità dell'uscita, si trova un porta che conduce ad un terrazzo panoramico a strapiombo da cui è possibile ammirare uno stupendo panorama della parte ovest della costa garganica.
Da quì si vede anche la spiaggia e una porzione della città; se invece si guarda in direzione del mare è possibile scorgere le sagome delle famosissime isole tremiti.
Il visita si conclude in questo luogo da cui non resta altro che raggiungere l'uscita.
Considerando la presenza di scale e scalini è impossibile accedere con passeggini e sedie a rotelle. Per quanto riguarda gli strumenti di tortura invece, se ne sconsiglia la visione a persone sensibili o bambini piccoli. All'interno di una stanza si trova anche uno scheletro (finto naturalmente) racchiuso in uno strumento di tortura che potrebbe turbare la sensibilità di alcune persone, specialmente di bambini. Semmai fatevi indicare preventivamente la stanza in questione ed evitatela a priori
Il castello è aperto tutti i giorni da giugno a settembre dalle 9,30 alle 24, mentre da Pasqua a maggio tutti i fine settimana ed i giorni festivi.
Per chi volesse ulteriori informazioni, sapere quale esposizione ospiterà il castello o prenotare una visita al di fuori degli orari/giorni sopra citati può contattare la struttura o visitare il sito web ufficiale.
Il Castello s.a.s.
Recinto Baronale, 1
71010 - Peschici (FG)
tel. 0884.962289 - 0884.962021 - 0884.964067 - 0884.964078
e-mail: info@peschicicastello.it
WEB: www.peschicicastello.it