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Un giorno da nobile

La Reggia di Venaria è una delle Residenze Sabaude del Piemonte, indubbiamente tra le più famose e visitate.

La Reggia fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte nel 1658 su commissioni del duca Carlo Emanuele II, che intendeva utilizzarla per le sue battute di caccia, visto che era un luogo particolarmente ricco di selvaggina.

Il nome stesso evoca l’idea della pratica venatoria. Col tempo intorno all’elegante residenza si andò formando un borgo abitato da lavoratori e normali cittadini che vollero abitare nei pressi della reggia, fino a diventare un grazioso paese conosciuto con il nome di Venaria Reale, ad oggi un comune della provincia di Torino.

Reggia di Venaria Reale

Reggia di Venaria Reale

CENNI STORICI

Durante l'Assedio di Torino del 1706 da parte dei francesi, quest’ultimi si sistemarono proprio a Venaria, rovinando numerose strutture. Sotto la dominazione napoleonica la reggia subì ulteriori trasformazioni, in particolare i giardini, vennero distrutti per farne una piazza d'armi. L'intero complesso, da residenza di caccia, venne trasformato in caserma e, anche in seguito mantenne questa sua destinazione. Il complesso continuò ad essere utilizzato come centro nevralgico della Cavalleria sabauda, ospitando, tra l'altro, una prestigiosa scuola di equitazione militare e un allevamento di stalloni. Nel periodo che va dalla fine delle guerre napoleoniche fino al 1978 vi fu un progressivo degrado.

Finalmente nel 1978 ci fu una svolta e la reggia venne affidata alla Soprintendenza per i lavori di restauro. Nel 1998 ebbe inizio un’imponente opera di restauro e dopo 9 anni di grandi lavori fu riaperta al pubblico il 13 ottobre 2007.

Se gli interni si sono potuti recuperare egregiamente, purtroppo per i meravigliosi giardini non si è potuto avere lo stesso felice esito.

Durante la dominazione napoleonica vennero trasformati in un’immensa distesa, riempiendo i dislivelli che dividevano un terrazzamento dall’altro e interrando completamente fontane, teatro e le scenografiche scalinate.

I giardini della reggia vennero così trasformati in piazza d'armi, con le perdita per sempre di un'opera estremamente significativa del complesso. Rimasero solo i disegni dell'epoca a testimonianza della magnificenza dei giardini reali.

Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
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Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale

Reggia di Venaria Reale

LA NOSTRA VISITA

La Reggia di Venaria rientra tra i monumenti inclusi nella Torino + Piemonte Card, per cui siamo entrati senza pagare un biglietto supplementare. Dopo aver visitato alcune stanze, onestamente ce l’aspettavamo differente. Sarà che avevamo visitato qualche anno prima la Reggia di Caserta e nonostante non fosse proprio ben tenuta, si percepiva comunque benissimo lo sfarzo di un tempo. Alcune stanze erano pressochè vuote, in altre c’erano dei pannelli che illustravano un po’ la storia di questa residenza sabauda... insomma l’inizio non è stato dei migliori, ma poi ci siamo ricreduti! Piano piano siamo giunti ai piani nobili e quando siamo arrivati alla Galleria Grande, penso una delle immagini più famose della Venaria Reale, siamo rimasti veramente a bocca aperta.

La Galleria, che misura ben 80 metri di lunghezza e 12 di larghezza, collegava l’appartamento del re a quello dell’erede al trono. E’ sicuramente uno degli ambienti più spettacolari dell’intero complesso, con i suoi sontuosi decori di stucchi, cornici e lesene, il tutto impreziosito dai fasci di luce che penetrano dalle 44 ampie finestrone. Nei piani nobili siamo rimasti affascinati da alcuni complementi d’arredo che hanno entusiasmato anche nostra figlia.

Tra gli ambienti al chiuso ciò che ci è piaciuto maggiormente sono state le Scuderie Juvarriane, così chiamate perché progettate dal famoso Filippo Juvarra. Penso che se viaggiate con bambini questa parte li entusiasmerà certamente... non perdetela. Subito lo sguardo viene rapito da un maestoso bucintoro, uno splendido esempio di galea realizzata a Venezia per volere di Vittorio Amedeo II fra il 1729 e il 1731. Mai ci era capitato di vedere dal vivo questo genere di imbarcazioni. Inoltre sono in mostra alcune delle più belle carrozze usate dalla famiglia reale dei Savoia tra il 1700 ed il 1800, con tanto di cavalli e i loro eleganti paramenti.

Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale
Reggia di Venaria Reale

Reggia di Venaria Reale

D’ora in poi la nostra visita è proseguita all’esterno, dove si può passeggiare tra i curati giardini. Come già detto parlando di qualche cenno storico, purtroppo di monumentale/artistico nei giardini non rimane nulla ed è un vero peccato. Se avete visitato altre regge, come ad esempio la Reggia di Caserta, non vi aspettate assolutamente dei giardini di quel genere.

Noi ci siamo stati a fine giugno, in una caldissima giornata, e dopo aver pranzato al bar che si trova nei giardini, abbiamo acquistato per pochi euro i biglietti per fare il giretto con il trenino... niente di che a dire il vero, però per lo meno abbiamo visto un pochino, tranquillamente seduti, e con una voce registrata che intanto ci ha spiegato qualcosa sul destino subìto dai giardini che circondano la Reggia. In periodi maggiormente turistici e nei fine settimana c’è anche la possibilità di fare un giretto in gondola in un laghetto artificiale che si trova nei pressi del bar.

Forse la cosa che ci ha colpiti maggiormente dei giardini è che in larga parte sono stati trasformati in orti e frutteti, seguendo un progetto che punta al biologico e alla vendita di prodotti a chilometri zero. Infatti nel ristorante presente all’interno dei giardini si possono mangiare pietanze preparate con i prodotti coltivati direttamente in loco; frutta e verdura che non vengono utilizzate subito vengono poi vendute.

Tra le attrazioni che proposte quando si cercano informazioni riguardo alla Reggia di Venaria, spuntano sempre belle foto della fontana che si trova nella piazza antistante al palazzo. Ad orari stabiliti effettua una serie di giochi d’acqua, ma certo, visti col buio ed illuminazione apposita farebbero tutto un altro effetto!

Dopo la visita alla reggia vi consiglio di fare un giretto nel piccolo borgo adiacente, sapientemente ristrutturato e ben tenuto.

 

Reggia di Venaria

Piazza della Repubblica, 4

10078 - Venaria Reale - (TO)

Tel.: 011.4992333

WEB: www.lavenaria.it

Tag(s) : #Viaggiare in Italia, #Piemonte

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