Un punto cruciale tra Marche ed Umbria

Quest'oggi, continuando il viaggio nella mia terra, vi presento il comune in cui attualmente lavoro: Muccia !!!
Muccia è un piccolo comune dell'alto maceratese abbastanza conosciuto da chi gira da queste parti. Infatti, trovandosi proprio sulla strada statale che collega le Marche all'Umbria è un punto fondamentale per il commercio ed il trasporto. All'altezza di 451 metri sul livello del mare e su una superficie di circa 26 km quadrati, oltre che alla sede comunale, si trovano moltissime altre frazioni che comunque non raggiungono mai una densità molto alta.
Pochi sono infatti gli abitanti del Comune di Muccia anche se dal via vai giornaliero sembrano molti di più.

Muccia, e in particolare la frazione La Maddalena sono infatti un punto di riferimento per moltissimi viaggiatori e commercianti. Quì troviamo tutto quello che ci può servire per una vita quotidiana: negozi di ogni genere, meccanici, elettrauto, gommista, piccolo centro commerciale, studi tecnici,
ristoranti, pizzerie, alberghi, agriturismo, bar, forno, fioraio,
ferramenta, e moltissime altre attività commerciali sia all'ingrosso che al dettaglio.Tutto questo in soli 2 chilometri di strada.

Sembra incredibile come un comune di qualche centinaia di abitanti sia riuscito a renderlo così importante sotto il punto di vista commerciale.
Quasi mi verrebbe da dire che sono di più le attività che le case stesse :P
Ad arricchiere ancor di più questa zona è stato il terremoto del 1997, che, dopo un paio di anni di disagi da parte degli abitanti, si è creato un incredibile giro vizioso di interessi. Imprenditori, imprese edili, progettisti e operai si sono catapultati intorno a questa fonte sicura di denaro creando a sua volta intorno a loro un giro di affari enorme che ha arricchito ristoratori, albergatori, distributori e tutti i piccoli e grandi commercianti.
Forse sarà un po' brutto dirlo, ma il terremoto da queste parti ha portato solo benessere, al di fuori di quei poveretti che ci hanno rimesso la vita :(
Comunque sia questo evento ha fatto sì che moltissime abitazioni, infrastrutture ed opere pubbliche siano state sanate a tal punto da rendere molto caratteristico il paese e la zona stessa.

Tra le cose da vedere metterei in primo piano:

- Il "Castello di Prefoglio"... o meglio quel che rimane di questo castello medievale. Esso infatti fu costruito nel XV secolo dai duchi di Varano (a suo tempo signori di Camerino (MC)) e ad oggi rimangono solo dei ruderi.
Molto caratteristica comunque la posizione in cui si trova.

- La "Chiesa Santa Maria dei Da Varano" invece è stata costruito nel secolo successivo e lo si denota dal cambiamento di stile (gotico/romanico) ha come caratteristica fondamentale ed inconfondibile la pianta ottogonale.

Alle spalle della sede comunale invece svettano imponenti due santuari:

- Il "Santuario del Beato Rizzerio" costruito nel 1970 in completamente in stile romanico è famoso per ospitare le ossa del discepolo di San Francesco di Assisi. Oltre a questo il santuario è molto conosciuto in quanto offre la possibilità di usufruire delle camere e di una grande sala riunioni.

- Il "Santuario della Madonna in Col di Venti" invece è molto più antica. Risale infatti al XVII secolo e la leggenda narra che essa fu costruita nel luogo in cui, in anni precedenti (XIV secolo), furono costretti a fermarsi due pellegrini tedeschi che volevano condurre a Roma la tavola della Vergine col Bambino

- Da non dimenticare inoltre quella che in dialetto viene chiamata "la Torraccia", o meglio la "Torre di Massa". Essa si trova nelle vicinanze della frazione di Massaprofoglio (808 m.s.l.m.) e quel che rimane di questa torre medievale sono solo alcuni ruderi. Probabilmente in tempi antichi veniva utilizzata come torre di vedetta per avvistare eventuali invasori provenienti dalla vallata.
A proposito di vallata, essa, come del resto la sede comunale, è
attraversata dal fiume Chienti che nasce poco a monte e poi andrà a sfociare nell'Adriatico.

Ultima caratteristica di questo paese è la presenza di un piccolo (circa 200 posti) teatro intitolato a Leopoldo Marenco, spesso utilizzato per feste, commedie e riunioni.

Come attrattive il Comune non offre assolutamente nulla, però nel raggio di pochi chilometri ci si può sbizzarrire a secondo i propri gusti. Ci sono infatti alcune città che offrono spunti storici ed artistici, mentre per gli amanti della natura ci sono moltissimi posti da poter visitare a cominciare dal vicino Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Per dormire e mangiare non ci sono problemi, infatti il territorio comunale è pieno di affittacamere, agriturismo, alberghi, Bed & Breakfast, pizzerie e ristoranti, però è indispensabile avere un mezzo di trasporto altrimenti sarebbe impossibile muoversi.

Moltissime sono anche le manifestazioni artistiche, culturali, gastronomiche ed allegoriche. Gli abitanti sono molto organizzati ed affiatati tra di loro che, specialmente nel periodo estivo, organizzano continue feste e sagre tali da rendere il paese in continui festeggiamenti.
Tra le più rinomate svettano la "sagra della trota" e la "sagra della tagliatella" (naturalmente fatte a mano dalle singore del posto).

Fare un viaggio con questa metà non lo consiglio a nessuno, ma se avete voglia di visitare quello che si trova intorno a questo punto cruciale dell'alto maceratese potreste considerarlo come punto di riferimento.
Probabilmente l'estate è il periodo migliore, quello cioè a cui si può assistere a un maggior numero di manifestazioni.
Quello che caratterizza la zona è l'ospitalità, la tranquillità e la buona cucina derivata dai moltissimi agricoltori/allevatori, piccole industrie casarecce e agriturismo alla "vecchia maniera", non quelli che hanno solo il nome e poi non si sa da dove vengono i prodotti.

Se volete portarvi a casa alcuni prodotti tipici della zona vi consiglio il "ciauscolo" (salume), il mistrà "Varnelli", la vernaccia di Serrapetrona e la lenticchia di Colfiorito o di Castelluccio.