Le grotte del Dio Nettuno
Il viaggio alla scoperta della Sardegna continua a regalarci fantastiche emozioni.
Questa volta vi farò conoscere le grotte più grandi e famose della Sardegna: le Grotte di Nettuno.
Esse si trovano nelle vicinanze di Alghero (SS) a mezz'ora di macchina in località Capocaccia, un enorme promontorio roccioso che cade a strapiombo nel mare visibilissimo a decine di chilometri.
Il nome di queste grotte è dovuto dal fatto che le leggende narrano che il Dio del mare, appunto Nettuno, abitasse all'interno di esse. Queste grotte, da tempo conosciute dai pescatori, assumono un aspetto veramente affascinante. Trattasi di 3 sale principali dove negli ultimi milioni di anni le concrezioni calcaree hanno formato migliaia di stalattiti e stalagmiti tanto da rendere particolare ed affascinante ogni centimetro quadrato.
Le grotte si trovano a livello del mare e in una sala si nota benissimo, dai segni lasciati sulle pareti, il cambio delle marea. Per accedere ad esse fino al 1954 era indispensabile giungere dal mare stesso in quanto sopra le grotte ci sono circa 150 metri di roccia a strapiombo. Solo in questo anno è stata costruita una scalinata per raggiungere più facilmente le grotte da terra ferma: la scala del "cabirol" (capriolo).
Partendo da un'altezza di circa 110 metri si inizia a percorrere una ripida scalinata costruita nella roccia che con ben 654 porta direttamente all'ingresso della grotta. All'inizio le scale forniscono un aspetto inquietante ma il tutto è ripagato dalla stupenda e caratteristica visuale. Dopo i primi 150 (circa) gradini il percorso prende però un aspetto diverso. Infatti le ripide scale sono alternate da alcuni lunghi passaggi in orizzontale sulle rocce, sempre a strapiombo. Dì qui un panorama unico si scorge all'orizzonte e ai nostri piedi. Gabbiani che volano e si posano dinanzi a noi, il mare che si infrange dolcemente sugli scogli (era una giornata tranquilla), il sole che rispecchiandosi nella limpida acqua trasparente crea magnifici giochi di luce, le rocce sopra di noi che sembrano caderci addosso... insomma... una bellissima "passeggiata" (in discesa :P) che merita di essere vissuta ad ogni suo passo. Tante infatti sono le emozioni che proviamo in questo tragitto, anche se consapevoli che poi avremmo dovuto rifarci una bella scarpinata per risalire su :P
La scalinata termina direttamente all'ingresso della grotta dove però dobbiamo attendere un po' in quanto le visite vengono fatte a distanza di un'ora. Ne approfittiamo per riposarci qualche minuto e per fare quattro chiacchiere con i nostri fantastici amici Daniela e Francesco :-)
Per chi non volesse o non può fare questo tragitto a piedi è possibile accedere alla grotta via mare tramite un piccolo traghetto. I nostri amici ci hanno detto che anche quella sarebbe una bellissima esperienza da fare in quanto nell'arco del tragitto (50-60 minuti) si possono ammirare dei paesaggi unici che solo dal mare si possono vedere. Infatti, con questa barca si può ammirare tutta la Riviera del Corallo, Porto Conte, Cala della Dragunara e Punta Giglio (destinazioni che noi abbiamo fatto solamente a piedi). In ultimo, ma non per importanza, è il magnifico spettacolo che offre l'Isola della Foradada che si trova proprio nei pressi della grotta. Quest'imponente isola rocciosa si eregge a poche centinaia di metri da Capocaccia ed è praticamente inaccessibile a causa della sua conformazione rossiosa che non permette l'attracco. Proprio per questo nell'isola vivono migliaia di gabbiani in piena tranquillità che emettono un frastuono infernale, ma pur sempre gradevole da sentire.
Questo tragitto costa al turista 10 euro, ma credo siano ben spesi.
A distanza di un'ora il traghetto fa tappa fissa proprio all'ingresso della grotta, e solo allora può iniziare la visita guidata alle grotte.
Eccoci pronti... ci siamo tutti ???
La guida è prontissima e sicura di sé. La prima domanda è stato chiedere se nel gruppo ci fosse qualche italiano (!?!?!?). ehehhehe a noi sinceramente è venuto da ridere. Questo sta a significare che la maggior parte dei turisti sono stranieri. Questa volta però il nostro gruppo era abbastanza distribuito: metà italiani e metà stranieri di gran lunga tedeschi.
La guida pertanto inizia a darci le prime informazioni sia in lingua italiana che in inglese.
La grotta ha una superficie di circa 2.500 metri quadrati, è distribuita principalmente su 3 sale per coprire un tragitto lungo circa 200 metri. Ad ogni sala è stato dato un nome diverso a seconda della morfologia di alcune stalattiti/stalagmiti che trovano somiglianza con qualcosa di reale.
PRIMA SALA:
la prima sala infatti si chiama "Sala dell'organo" in quanto su una parete composta da innumerevoli stalagmiti c'è una perfetta somiglianza con un organo a canne.
Oltre a questa sono presenti altre stalattiti/stalagmiti che assumono delle strane forme. Con un po' di fantasia si può immaginare un albero di Natale e una foca.
Questa sala si trova perfettamente al livello dell'acqua marina e pertanto risente molto dei cambiamenti di marea. Quando ci siamo stati noi la marea era bassissima e si vedevano benissimo i segni lasciati dalla marea 4 metri superiori al livello attuale.
Ovunque ci giravamo c'erano stalattiti/stalagmiti che creavano stupendi giochi di luce ed ombre.
La visita continua percorrendo uno stretto percorso composto anche da gradinate che ci portano alla seconda sala.
SECONDA SALA:
Il nome di questa sala è "la reggia". 2 grandi targhe attaccate alla parete ci dimostrano la visita di Vittorio Emanuele e Carlo Alberto.
Anche qui sono molte le stalattiti/stalagmiti che rendono unico lo spettacolo. La guida ci fa notare in particolar modo una stalattite sopra di noi che hal a strordinaria peculiarità di essere vuota al suo interno. Ce l'ha descritta come una "foglia di tabacco" arrotolata su se stessa. Sinceramente, anche dopo aver visto le fantastiche Grotte di Frassassi (AN), non mi era mai capitato di osservare una cosa del genere. Anche la guida ci ha fatto presente che è una circostanza rarissima.
Altra caratteristica delle stanza è "la cupola"... un'enorme concrezione calcarea che somiglia molto alla cupola del duomo di Milano.
Dopo alcune informazioni il nostro percorso prosegue su un piccolo sentiero affinchè non giungiamo alla...
TERZA SALA:
Questa sala, chiamata "sala dei pizzi e dei merletti" è caratterizzata da un'infinità di stalattiti/stalagmiti presenti in ogni centimetro della grotta. Nell'insieme presentano proprio dei veri e proprio capolavori calcarei.
Per terminare il percorso bisogna passare in una grotta molto bassa pertanto siamo costretti a chinarsi e fare lo slalom tra le innumerevoli stalattiti.
A causa di questa difficoltà, della presenza di altri punti poco praticabili e delle scale sconsiglio il percorso a persone anziane, disabili, e a bambini troppo piccoli.
Per quanto riguarda la claustrofobia non bisogna aver timore in quanto le stanze sono abbastanza ampie e non credo si rischi di essere colti da malori a meno che non si abbia una malattia cronica.
Di qui si ripercorre la strada fatta per giungere di nuovo al luogo di partenza. Questo fa sì di poter rivedere di nuovo tutte le stanze sotto un'ottica differente.
La temperatura, come del resto in qualsiasi grotta, è perennemente costante e se non ricordo male si aggira intorno ai 17-18 gradi con un tasso di umidità che varia dall'80% al 99% a seconda dei periodi dell'anno e dell'afflusso di gente, che naturalmente visitando la grotta non può fare a meno di respirare e rilasciare a sua volta umidità.
Di recente ci è stato riferito che hanno scoperto una quarta grotta, ma ad oggi non è ancora visitabile a causa della sua impervia posizione. Solo esperti speleologi con tanto di attrezzatura può permettersi il lusso di visitare quello che immagino sia un altro capolavoro della natura.
A questo punto non resta altro che ritornare indietro. Molti sono i turisti che risalgono sul traghetto, ma altrettanti sono i temerari come noi che si accingono alla dura risalita dei gradini. L'inizio è veramente tremendo... un centinaio di gradini ti spezzano subito le gambe, ma per fortuna poi inizia qualche pezzo in orizzontale che allevia la sofferenza. Per cercare di rendere la salita più gradevole consiglio di fermarsi spesso ad ammirare lo stupendo panorama e naturalmente fare delle bellissime foto ricordo. Arrivati all'ultimo centinaio di gradini bisogna fare lo sforzo finale. Non immaginate che bella soddisfazione calpestare l'ultimo gradino che ti porta in vetta :-)
Comunque non è poi così faticoso come si potrebbe immaginare, basta essere un po' allenati; con noi c'era anche gente di una certa età che ha subito solo leggermente la fatica finale.
Ah prima che mi dimentichi... nella grotta è possibile sia scattare fotografie con il flash che riprendere con la videocamera, pertanto portatevi tutto il possibile :-)
La luce all'interno è abbastanza alta (naturalmente con faretti elettrici) pertanto nelle mie foto ho ritenuto opportuno non utilizzare il flash per non alterare i colori veri e proprio della grotta.
Sinceramente però non mi sono venute molto bene in quanto ci sarebbe stato bisogno di un cavalletto. Per fortuna ho fatto anche un bellissimo filmino :)
Il prezzo d'ingresso alle grotte è di 10,00 euro ma sinceramente lo ritengo abbastanza alto,
Da non dimenticare che la scalinata è ad ingresso libero, pertanto potete benissimo farvi l'escursione senza dover visitare le grotte, il tutto naturalmente rispettando l'orario 8 - 19,00.
Forse ritengo che il prezzo sia alto confrontandolo con quelle delle grotte di Frasassi (11 euro) ma più che altro per quello che offrono. Basti pensare che questa visita dura circa 20 minuti e quella di Frasassi un'ora. In più nel biglietto è compreso il trasporto con autobus dal parcheggio all'ingresso delle grotte.
Comunque per chi non ha mai visto nulla di simile sarà sicuramente una bellissima esperienza, senza contare la stupenda e panoramica scalinata per raggiungere le grotte.
Nelle vicinanze (300 metri prima di Capocaccia) c'è un punto panoramico che non dovete assolutamente perdervi.
Qualche chilometro prima invece c'è "L'arca di Noè", un'oasi naturalistica gestita dal Corpo Forestale, in cui potete accedere tranquillamente e visitare dei luoghi bellissimi.
Pertanto, non mi resta altro che augurarvi una buona permanenza in questi posti.