La cornice ideale per un Presepe Vivente
Ormai il Natale è alle porte, e dalle mie parti ci sono alcuni paesi che come tutti gli anni ospitano uno scenografico presepe vivente.
In alcuni posti l'allestimento viene fatto integralmente sfruttando la morfologia terrena più opportuna, mentre in altri, viene messo a disposizione l'intero paese per rendere la scenografia più realistica. E' proprio questo il caso del presepe vivente di Pievefavera.
Pievefavera è una piccola frazione del comune Caldarola che si trova nell'entroterra maceratese. Fisicamente è dislocato su una collinetta a quasi 600 metri di altitudine dove ai sui piedi si trova il Lago di Caccamo e nel lato opposto una parete montuosa.
Arrivarci è decisamente semplice, anche per chi non c'è mai stato. Per chi viene da est (versante mare) non deve far altro che prendere la superstrada S.S. 77 ed uscire a Serrapetrona-Lago di Caccamo, mentre chi viene da ovest (Roma-Foligno-Perugia) deve passare per Foligno, prendere in direzione Macerata ed uscire allo stesso svincolo.
Attraversare a questo punto la piccola frazione di Caccamo che costeggia il lago e prendere in direzione Caldarola. Dopo qualche centinaia di metri c'è l'indicazione a destra che vi condurrà direttamente a Pievefavera. Sbagliare poi è impossibile in quanto la strada conduce solamente lì e addirittura finisce girando intorno al paese.
Questo piccolo paese è rappresentato da pochi abitanti che però si danno un gran da fare per allestire al meglio il presepe vivente. Essendo dislocato su una collina il paese risulta tutto in salita.... oppure, per i più ottimisti, tutto in discesa :)
Parcheggiare nei pressi del paese significa arrivare entro le 14.00, altrimenti poi le macchine devono essere posteggiate lungo la strada, rischiando di farsi anche 2 chilometri a piedi... e questa volta in salita :(
Il presepe viene svolto 2 volte all'anno: il 26 dicembre e la prima domenica successiva a partire dalle ore 15.00.
La conformazione del paese si presta molto bene alla manifestazione in quanto è costruito quasi interamente in pietra in stile medioevale, con delle vie molto strette e con una chiesa in cima al cucuzzolo. Proprio quì troviamo l'ingresso da cui parte la visita gratuita. Naturalmente la prima parte del percorso avviene in discesa fin quando non si entra nelle strette vie interne che segnano l'inizio della salita, ma anche della parte più caratteristica del presepe. Essendo un borgo antico è molto facile trovare piccoli garage e cantine al livello della strada, dove per l'occasione sono state adibite a delle vere e proprie botteghe artigiane di una volta.
La fantasia di certo non gli è mancata ed ogni piccola stanza racchiude in sè caratteristiche ed utensili antichi che rendono unico questo percorso. I mestieri raffigurati sono naturalmente quelli che ormai siamo abituati a vedere in ogni presepe che si rispetti. Il fabbro che batte il ferro per costruire utensili da lavoro, quelli che lavorano le pelli per fare indumenti, gli artigiano che con il legno riescono a creare attrezzi e mobili, le donne che filano la lana e lavorano con il telaio e i ferri, il forno a legna, la cantina e i pastori che allevano animali e con il loro latte producono formaggi e ricotte.
Poi non dimentichiamo tutte le varie sequenze che ripercorrono il vero cammino della storia: il lebbrosaio, la prigione, i Re Magi e la capanna di Gesù. Tutte le figure del presepe sono naturalmente persone del luogo, Gesù bambino compreso. Anche la presenza degli animali vivi rendono il tutto molto più suggestivo e realistico: pecore, capre, galline, papere, tacchini, e addirittura bue ed asinello all'interno della capanna.
Quando si passa davanti ai laboratori artigianali non bisogna perdersi i vari assaggini culinari preparati direttamente davanti i vostri occhi. Ad esempio il forno offre pezzetti di pizza e dolci tipici del luogo fatti con gli anici, la cantina del bollente vin brulé, i pastori formaggio fresco, ricotta e bruschettine all'olio.
Per fare tutto il percorso si impiega almeno un'ora in quanto le cose da vedere sono molte e data la grande affluenza di gente a volte bisogna fare anche la fila. Se si arriva presto c'è il beneficio di trovare parcheggio più vicino e di vedere il presepe con più tranquililtà, però se si arriva più tardi c'è la suggestione della notte che trasforma il paese in un vero e proprio presepe naturale. A questo punto nulla vi vieta di fare 2 giri :)
Il percorso termina vicino la chiesa dove ai suoi piedi possiamo ammirare la splendida cornice della capanna. All'uscita troverete un bussolotto dove eventualmente poter lasciare la vostra offerta al fine di ricompensare l'enorme lavoro fatto dai cittadini per allestire questo caratteristico presepe vivente.
Sicuramente un avvenimento che dalle nostre parti raccoglie un notevole interesse e altrettanta affluenza. L'unica cosa negativa è che nello stesso giorno (il 26 dicembre) sono allestiti altri presepi viventi che meritano tanto quanto questo.
Se capitate da queste parti consiglio vivamente a chiunque di fare una visitina a questo presepe, caratterizzato innanzitutto dall'aspetto paesaggistico che si presta molto e poi dalle numerose natività che rendono veramente realistico tutto l'ambiente.