Le grotte più belle del mondo
Se c'è una cosa di cui vanno fiere le Marche, sono il fatto di avere le Grotte di Frasassi, un vero e proprio spettacolo della natura che tutti ci invidiano.
Le Grotte di Frasassi sono state scoperte da ormai più di 50 anni e da allora sono fonte di studi e ricerche da parte numerosi speleologi e geologi. Sin dalla scoperta della prima grotta si è capito subito dell'importanza geologica ed ambientale di quella montagna. Man mano che le ricerche e gli anni passarono, anche il numero delle grotte diveniva sempre più grande. Ogni volta una nuova scoperta... sempre più cunicoli che portavano a sconosciute grotte collegate tra di loro, che offrivano sempre un nuovo spettacolo e al quale ogni volta veniva dato un nome diverso a seconda delle caratteristiche che presentavano.
Le grotte sono caratterizzate da concrezioni calcaree che nel corso degli anni hanno formato enormi stalattiti e stalagmiti che nell'insieme rappresentano uno spettacolo unico in natura. Circa 30 km di cunicoli e grotte, più o meno grandi, formano l'intero circuito delle Grotte di Frasassi. Il Consorzio Frasassi, gestore dell'area, ha creato diverse attrattive per la visita di queste grotte. In primis nacque il giro turistico, realizzato con passerelle transennate, che di volta in volta divennero sempre più lunghe per effetto delle nuove scoperte. Poi invece, per i più esperti ed avventurieri, sono stati creati 2 giri speleologici, fuori percorso, di diversa difficoltà.
COME ARRIVARE
Le Grotte di Frasassi (AN) si raggiungono molto facilmente tramite la strada statale Roma-Ancona all'uscita Genga-Grotte di Frasassi. Da Ancona dista circa 50 km. Di lì basta seguire le indicazioni che con circa 2 chilometri ti portano direttamente al parcheggio delle grotte, perfettamente segnalato, ed in grado di fornire un ampio numero di parcheggi gratis sia ad auto che pulman. Nel parcheggio, oltre alla biglietteria, sono presenti anche alcuni negozietti di souvenir. Una volta fatto il biglietto, incluso nel prezzo è compreso anche il servizio autobus urbano che vi condurrà direttamente all'ingresso delle grotte che da lì distano poco più di un chilometro.
GIRO TURISTICO
La visita della grotta avviene in gruppi ed ha una durata di 70 minuti. Ogni gruppo è composto da un massimo di 70 persone ed è accompagnato da guide professionali fornite dall'Ente. Il percorso è lungo 1.500 metri ed è completamente cementato, ricoperto di un manto antisdrucciolo e limitato da una resistente ringhiera. La temperatura interna è di circa 14 °C e quindi è necessario indossare almeno un maglione.
L'ingresso è veramente superbo: si inizia entrando da una grande porta elettrica scorrevole che da l'accesso ad un tunnel largo circa 4 metri ed alto 3. Prima di arrivare alla prima grotta di devono attraversare, nell'arco di circa 300 metri, altre 2 porte che si aprono solamente all'arrivo del pubblico per avitare grandi sbalzi atmosferici all'interno delle grotte.
Dopo una breve presentazione ed alcuni accorgimenti ci si accinge ad entrare alla prima grotta denominata ABISSO ANCONA. Delle tante questo è la più grande, ma non solo di questa area, bensì è considerata una delle più grandi del mondo. Ad occhio nudo non ci rende proprio conto della sua maestosità perchè in grotta la prospettiva perde ogni punto di riferimento. Tanto per capirci questa grotta riuscirebbe a contenere nel suo interno l'intero Duomo di Milano. In un'altura di questa grotta è perfettamente visibile una stalattite che svetta solitaria su una parete. A vederla sembrerebbe non più grande di mezzo metro ed invece la sua lunghezza è di 2 metri e 40 centrimetri, e cioè, 5 volte di più di quello che potrebbe percepire l'occhio umano. Proseguendo il percorso incontriamo alcuni spettacolari angoli a cui è stato dato un nome di riferimento a seconda della sua forma. Lascio a voi la fantasia di immaginare questi luoghi: il "Lago Cristallizato", il "Castello Fatina", i "Giganti" e il Niagara.
Si arriva così alla SALA DEL 200 che prende suo nome proprio dalla lunghezza della grotta. Il percorso inizia a restringersi fino ad arrivare al GRAN CANYON, chiamato così perchè da esso si attraversano grandi crepacci. Alla base di queste grandi fessure scorre dell'acqua che si trova al livello del fiume Sentino che non è altro che quello che attraversa la Gola della Rossa. Questo fiume, insieme alla Gola della Rossa, vi verrà mostrato "involontariamente" quando effettuate lo spostamente un autobus per raggiungere le grotte, pertanto non fatevi sfuggire quest'altra stupenda attrattiva.
Continuando il percorso turistico tra sali e scendi si giunge alla SALA DELL'ORSA dove si possono notare alcuni pozzi sotterranei che risalgono in verticale e dove sgorgano delle acque sulfuree, stranamente inodore. Il giro prosegue e termina attraverso la SALA PAGLIAI e la SALA INFINITO. Di qui non resta altro che tornare indietro per lo stesso percorso.
In tutto il tragitto si possono ammirare stupende stalattiti e stalagmiti nonchè secrezioni calcaree che a sua volta creano forme e colori di inaudita bellezza. Pozzi, fessure, piccole grotte e canali sono solo un palcoscenico naturale a quanto sopra indicato. Magnifici giochi di luce sono stati poi creati in modo da rendere ancor più spettacolare l'intero ambiente.
Sicuramente un luogo di notevole interesse geologico che consiglio a chiunque, senza distinzioni di età. Unica nota negativa deriva dal fatto che, a parte i primi centinaia di metri, il resto non è accessibile a portatori di handicap in quando sono presenti degli scalini. In grotta non possono portare nè macchine fotografiche nè telecamere, pertanto consiglio di acquistare almeno un piccolo libricino come ricordo, anche se credo che una cosa del genere non si dimentica facilmente.
GIRO SPELEOLOGICO
Visto e considerato che il giro turistico l'ho fatto almeno 3-4 volte, e cioè ogni qualvolta aggiungevano un nuovo pezzo visitabile, quest'anno ho deciso, insieme a Silvia ed amici, di cimentarmi in questa nuova ed affascinante avventura :)
I giri speleologici sono 2 e vengono contraddistinti con il colore azzurro e rosso a seconda della difficoltà. Anche se non abbiamo mai fatto escursioni speleologiche si è ritenuto opportuno iniziare con quello più difficile, cioè il rosso. Per fare ciò è indispensabile prenotare con almeno 2 settimane di anticipo, altrimenti si rischia di non trovare mai posto in quanto i gruppi sono composti da un massimo di 15 persone e si effettuano solo 2 giri al giorno per una durata totale di 3 ore.
La nostra avventura inizia dal parcheggio. Facciamo l'appello: Rinaldo: "presente", Silvia (scimmietta1979) "presente", Marina (marinadriano) "presente", Giulia "presente" !!!! Ok, ci siamo tutti... zaino in spalla direzione biglietteria. Nello zaino abbiamo portato una tuta e una maglia leggera da mettere sotto la tuta che ci daranno in dotazione, e poi un cambio intimo e l'occorrente per la doccia per quando usciremo dalle grotte. Nonostante ci abbiano detto di presentarci alle 14.00 (il giro inizia alle 15.00) la biglietteria apriva alle 14.30. Aspettiamo un pochino e quando arriva l'omino dello sportello, con priorità sugli altri turisti, sborsiamo i nostri 36,00 sudatissimi euro e saliamo sull'autobus che ci avrebbe condotto alle grotte.
Si sente già un po' di emozione nell'aria e altrettanta trepidazione per quelle grotte che ormai sono sempre più vicine. Nell'autobus salgono poi anche altre 8 persone che si rivelano in seguito nostri compagni d'avventura. Arrivati alle grotte esibiamo il biglietto e raggruppano tutti per le presentazioni e le disposizioni di servizio. L'Ente ci fornisce stivali di gomma, tuta intera stile meccanico, caschetto con torcia e cuffietta per capelli. Noi avremmo dovuto portare solo dei guanti, preferibilmente di gomma, e niente più. Comunque, per esperienza personale, si consiglia di portare una bandanas di cotone al posto della cuffietta. Gli spogliatoi sono naturalmente divisi tra uomini e donne ed hanno a disposizione delle cassettiere con chiave per il deposito delle cose personali. Anche in questo caso è vietato portare con sè macchine fotografiche, ma se ne avete di piccole, oppure di vecchie, e non avete paura di rovinarle, potete portarle con voi consapevoli che forse non torneranno sane e salve. Almeno questo è stato quello che ci ha detto la nostra guida, pertanto chiedete sempre conferma di questa cosa. Approposito di guide a noi ne sono capitate 5 davveri simpaticissime. Delle persone squisite che ci hanno trattato benissimo e per di più hanno reso estremamente divertente ed interessante ogni singolo passo. Dato l'esiguo numero di partecipanti, già negli spogliatoti si è instaurato un buon rapporto di amicizia nonostante abbiano avuto circa 15 anni più di noi.
OK, siamo pronti !!! Tutti fuori dagli spogliatoi a scambiarsi "complimenti" sull'abbligliamento trandy indossato :))) Ci facciamo subito delle foto per poi confrontarle con quelle del ritorno, che già si preannuncia molto "fangoso" :)))
La prima parte del percorso è perfettamente identica a quella del giro turistico, pertanto se decidete di fare entrambe i giri si consiglia di fare solamente quello speleologico al fine di risparmirvi gli 11,00 euro. Magari non vi daranno molte spiegazioni, ma l'occhio di certo resterà stupefatto e soddisfatto :)
Arrivati in fondo al giro turistico ci fermiamo alcuni minuti, tempo indispensabile alla guida di farci alcune raccomandazioni. Il percorso che andremo a fare sarà composto da stretti cunicoli, attraversamento di grandi fessure e camminamenti scivolosi derivati dalla presenza di acqua e fango.
SI PARTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE !!!!!!!!!!!!!
Le guide si distribuiscono in modo da controllarci bene tutti ed aiutarci nel momento del bisogno. Dopo i primi 10 metri, già siamo in perfetto oscuramento e l'unica fonte di luce e la nostra torcia attaccata al caschetto. La presenza immediata di una strettoia ci fa capire che non sarebbe stata una passeggiata. D'ora in poi la concentrazione è l'unica arma per andare avanti. Il fondo è estremamente scivoloso ed alcuni tratti molto pericolosi, pertanto prima di appoggiare un piede bisogna sempre essere in perfetto equilibrio ed aiutarsi anche con le mani aggrappandosi alle stalattiti e stalagmiti. Ogni metro una difficoltà diversa, ma allo stesso tempo un ambiente nuovo da ammirare. Laggiù il concetto di tempo e di spazio vengono a mancare e pertanto non ci si rende affatto conto di quanti metri e di quanti minuti abbiamo già percorso. L'animo del gruppo è molto alto e le battute e le risate sono un perfetto incentivo per proseguire nella nostra avventura. L'ambiente intorno a noi cambia velocemente e pertanto bisogna "sprecare" qualche secondo di tanto in tanto per ammirare quello che ci circonda. Le guide sono molto socievoli e ci aiutano in ogni difficoltà, a volte anche imponendoci i passi.
Il percorso è molto aspro e lo si effettua quasi tutto accucciati sulle gambe, in ginocchio, a sedere per terra e in alcuni casi anche a faccia avanti. Solo di tanto in tanto ci si può alzare completamente in piedi, pertanto richiede almeno un minimo di elasticità. Lo sconsiglio vivamente a persone in sovrappeso, con disfunzioni motorie o che soffrono di claustrofobia.
Ad un certo punto arriviamo in una grotta dove ci propongono un interessante esperimento: spegnere tutte le lampade e stare in perfetto silenzio per fare la prova del buio. In pochi attimi ci ritroviamo all'oscuro dove gli unici rumori provengono dal gocciolio dell'acqua dalle pareti. Quasi tutti abbiamo avvertito una sensazione stranissima, difficile da descrivere, sapendo di stare sotto una montagna in perfetto oscuramento. Dopo alcuni minuti abbiamo riacceso il nostro animo e di nuovo siamo pronti a continuare il giro. Il percorso più o meno presenta sempre le stesse difficoltà, ma ogni volta è come se fosse la prima. Ormai tutti eravamo consapevoli della nostra riuscita tanto da accumulare sempre più coraggio e forze per andare avanti. Più aumentava la nostra sicurezza, più l'uscita era vicina. Da una parte contenti per la realizzazione di questa avventura, dall'altra rammaricati per l'avvicinarsi della fine. Le nostre tute ormai sono diventate un tutt'uno con il fango e molti si ritrovano anche le mutande bagnate, ma non di certo per la paura :))) Alcuni tunnel li abbiamo oltrepassati strisciando a faccia avanti, altri scivolando come se stessimo all'Acquafan, altri invece da perfetti scalatori alpini... insomma... movimenti anomali e attività fisica non sono certo mancati.
Per fortuna la nostra cara amica Marina ha portato con sè la sua fotocamera digitale in modo da immortalare alcuni momenti magici dell'avventura. Comunque resta di fatto che gli unici posti in cui non verranno mai cancellate queste emozioni e questa giornata è nel cuore e nella mente.
L'uscita è sempre più vicina ma le difficoltà non accennano a diminuire. Un tunnel strettissimo e in discesa mette a dura prova le nostre capacità che ormai però non hanno più timore di nulla.
Di fronte a noi una scala in ferro di circa 10 metri in verticale segna l'avvicinarsi della fine :(((
In cima ad essa la dura realtà... dei faretti alogeni segnano la fine del percorso speleologico !!!
Una guida prende in mano un piccolo manicotto con acqua a pressione e uno ad uno, passiamo per farci ripulire gli stivali da tutto il fango accumulato, in modo da non sporcare il tragitto del normale giro turistico.
Ritornando indietro in direzione ingresso, due contrapposti tipi di emozione lottavano tra di loro: era la gioia di aver passato uno stupendo pomeriggio contro l'amarezza di averlo già terminato :(((
Arrivati agli spoiatoi non resta altro che spogliarsi, e per chi volesse, fare la doccia gratis. In questo caso ricordatevi di portarvi anche delle pantofole per evitare di stare a piedi nudi all'interno del box doccia.
La giornata si conclude con il ritorno al parcheggio accompaganti dall'autobus dell'andata.
CONCLUSIONI
Sicuramente una giornata unica ed indimenticabile. Tante le emozioni, sia per l'ambiente che per la compagnia, ma tanto più per questa nuova esperienza che non avevo mai fatto e che ritengo estremamente interessante. Anche se il prezzo risulta relativamente alto devo dire che alla fine delle giornata sono stati soldi spesi bene. Se consideriamo che compreso nel prezzo c'è il servizio autobus, le guide, l'equipaggiamento, la visione del giro turistico, 3 ore di emozioni e la doccia... allora direi che sicuramente la spesa valga l'impresa !!!
Come detto in precedenza consiglio a chiunque abbia un minimo di spirito d'avventura di fare questa indimenticabile esperienza, e di fare direttamente il giro rosso invece di quello azzurro. Poca la differenza di prezzo, tanta quella di emozioni !!!!
PREZZI ED ORARI
- ADULTI (Euro 11,00)
- PREZZI RIDOTTI (Euro 9,00)
1. ragazzi dai 6 ai 14 anni;
2. militari di leva o in servizio effettivo, invalidi di guerra e del lavoro, speleologi, tesserati CAI, anziani oltre i 65 anni muniti di idoneo documento
- GRUPPI ORGANIZZATI (Euro 9,00)
minimo 20 persone, con prenotazione effettuata entro le ore 12.00 del giorno antecedente la visita;
- agevolazioni: una gratuità ogni venti biglietti acquistati
- SCOLARESCHE (Euro 7,00 )
(alunni, insegnanti e genitori) - agevolazioni: una gratuità ogni quindici persone
- GRATUITA'
1. ragazzi sotto i 6 anni;
2. portatori di handicap non autosufficienti e loro accompagnatori
- GIRO SPELEOLOGICO (Fuori percorso, con materiale fornito dall'Ente)
1. Percorso Rosso (Euro 36,00)
2. Percorso Azzurro (Euro 26,00)
*agevolazioni: solo "percorso Azzurro" e per la sola categoria "Scuole" (alunni ed insegnanti) (Euro 21,00)
Sono aperte tutti i giorni ad esclusione del periodo dal 10 al 30 gennaio, e interessante è l’apertura serale, fino alle 22.30, dal 20 luglio al 25 agosto.
Per ulteriori informazioni:
Grotte di Frasassi - 60040 - Genga (AN)
Prenotazioni e biglietteria: 0732-90080 - 90090
Telefono 0732-97211 / Fax: 0732-972001
Posta elettronica: grotte@frasassi.com
Sito web: http://www.frasassi.com
SCREENSAVER
Se volete vedere in anteprima alcune immagini delle grotte, e magari lasciarle nel vostro computer vi consiglio di scaricare questo bellissimo screensaver dal sito ufficiale: http://www.frasassi.com/screensaver.exe
FOTO
Se volete vedere le foto del giro turistico andate nell'opinione di scimmietta1979: http://www.ciao.it/Da_vedere__Opinione_509979
Io ho preferito inserire le foto del giro speleologico per rendere ancor più realistica questa mia opinione.
Un grazie particolare a Marina (marinadriano) per aver rischiato di portarsi la sua fotocamera.