Camerino ne va molto fiero
Le Marche sono state definite come regione dei teatri, visto che ce ne sono numerosissimi sparsi su tutto il territorio, anche in piccoli centri dove ormai risiedono poche migliaia di persone.
Camerino è proprio uno di questi luoghi, che hanno vissuto un glorioso passato, ma che ad oggi ha subito un forte spopolamento, contando solo circa 7.000 abitanti. A testimonianza del suo passato rimangono monumenti e palazzi che fanno bella mostra ad ogni angolo e si affacciano ad ogni piazzetta.
Il teatro Filippo Marchetti è un piccolo gioiello che si erge sulla via principale della città, il Corso Vittorio Emanuele.
Si accede dal cortile del Palazzo comunale e ad accoglierci c'è un elegante foyer con quattro colonne, da qui si può entrare direttamente nella platea, oppure attraverso due scaloni, salire nei palchi (tre ordini più un loggione a galleria).
Il primo teatro comunale, a Camerino, nasce solo nel 1728, interamente costruito in legno e con dimensioni sensibilmente ridotte rispetto a quello attuale. Il "Teatro La Fenice", così si chiamava questa prima costruzione ed aveva una forma circolare e quattro ordini di palchi. Non ebbe vita lunga, infatti venne distrutto da un incendio, ma per volere del Municipio e dell'aristocrazia camerte venne ricostruito, questa volta in muratura, nel 1845. L'architetto Vincenzo Ghinelli, a cui fu affidata la ricostruzione, era un personaggio noto per aver progettato tra i più famosi teatri marchigiani, tra cui quello di Senigallia, di Urbino, di Fabriano e di Pesaro. I lavori si completarono nel 1856 con l'inaugurazione ufficile. L'intero teatro è riccamente dipinto con gusto neoclassico, ad opera di artisti locali, quali Girolamo Domenichini e Giuseppe Rinaldi che eseguirono appunto tali decorazioni. Il teatro viene chiamato "La Nuova Fenice" e nel 1857 riapre la stagione lirica con un'opera di Filippo Marchetti, "Il Gentile da Varano". L'intitolazione a questo celebre personaggio camerte avviene nel 1881, mettendo in scena, per l'occasione, la sua più conosciuta opera, il "Ruy Blas". Da qui in avanti il Teatro sarà sempre conosciuto come "Teatro Filippo Marchetti".
Negli anni Settanta il teatro comincia a subire un declino che lo porta in stato di abbandono e quindi alla successiva chiusura.
Questo autentico gioiello non poteva di certo rimanere chiuso, così si dà il via ad un nuovo restauro, che portò alla sua riapertura negli anni '90. Fino ad oggi le varie attività teatrali sono divenute sempre più numerose, infatti in inverno la stagione teatrale si apre sempre con un tutto esaurito e propone interessanti appuntamenti, non solo Opera ed Operetta, ma anche balletti, concerti, prosa, musical. In estate si tiene il Festival di musica da camera, che a dire il vero attira solo persone che amano veramente questo genere. Un appuntamento ormai fisso e al quale la cittadinanza accorre sempre molto numerosa, è quello con il concerto di Santo Stefano, il 26 dicembre, tenuto dalla Banda Città di Camerino, diretta dal bravissimo maestro Vincenzo Correnti.
Da non dimenticare che al di sotto del teatro ci sono dei resti archeologici di epoca romana, molto interessanti e visitabili proprio passando dal teatro.
Di tanto in tanto vengono allestite anche delle serate di beneficenza dando la possibilità di poter vedere il teatro con pochi euro.
Gli interni sono molto curati, tutti rivestiti in morbido velluto, cromati e lucidi. Il soffitto è particolarmente interessante con la presenza di molti dipinti e un fantastico lampadario al centro della sala.
Per informazioni:
Teatro Filippo Marchetti
Corso Vittorio Emanuele, 17
62032 - Camerino (MC)
Tel. 0737.634754 - 0737.636041
serviziocultura@camerino.sinp.net