Alla scoperta di un'antica civiltà
INTRODUZIONE
Anche se con un po’ di ritardo volevo raccontarvi la mia visita agli scavi archeologici di Pompei avvenuta ad aprile 2013.
Gli scavi archeologici di Pompei sono uno dei siti archeologici più visitati di tutta Italia in quanto presentano caratteristiche uniche dovute alla tipologia di conservazione e ai reperti rinvenuti.
Prima di iniziare questa visita virtuale vorrei fare una piccola panoramica sulla storia dell’antica città di Pompei.
BREVI CENNI STORICI
L’antica città di Pompei fu fondata intorno al VII secolo a.C. dagli Osci e nel corso dei secoli subì gli influssi dei Greci, degli Etruschi, dei Sanniti ed infine dei Romani, che ampliarono la città e la fecero divenire un’importante base commerciale. Durante il periodo romano ci fu una forte espansione urbanistica e nacquero il foro, il fulcro della vita cittadina dove avvenivano tutte le cose di pubblica importanza, il Tempio di Giove, il Tempio di Iside, la Basilica e molte case residenziali.
La vita nella città di Pompei scorreva frenetica e tutti erano ignari di cosa stava per accadere quel fatidico giorno dell’anno 79 a.C..
Il Vesuvio esplose in aria ceneri e lapilli seppellendo uomini, case ed animali e senza nessuna pietà ricoprì ogni cosa sotto metri e metri di ceneri che fecero dimenticare Pompei, i suoi abitanti e la sua storia per 1.700 anni!
COSA HANNO RESTITUITO GLI SCAVI ARCHEOLOGICI
I primi ritrovamenti risalgono intorno all’anno 1600 ma non si capì subito di cosa si trattasse nonostante si rinvennero monete e resti di edifici. Solo alcuni decenni dopo il 1700 si approfondirono meglio gli scavi che passarono di mano riportando alla luce sempre più edifici, suppellettili e resti umani. Le opere di maggiore importanza vennero in ogni caso effettuate nell’ultimo secolo e tutto quello che riemerse dalle ceneri permise agli studiosi di ricreare nei minimi dettagli usi e costumi dei pompeiani di 2.000 anni fa!
Ogni scavo che veniva eseguito restituiva dei preziosi reperti archeologici ed oggi la maggior parte di questi resti sono esposti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Gli scavi di Pompei, insieme ai resti riportati alla luce dell’antica Ercolano, hanno un valore tale da essere stati inseriti nella lista del Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997.
Gli edifici, ma anche gli affreschi, i mosaici, le strade... hanno permesso di conoscere profondamente la vita romana che si svolgeva all’epoca ed una mezza giornata all’interno di questo straordinario museo a cielo aperto permetterà di immergersi in una realtà antica di 2.000 anni.
Ad oggi gli scavi archeologici di Pompei non hanno ancora restituito tutto il loro patrimonio artistico e culturale; i lavori continuano incessanti coadiuvati da sovvenzioni economiche da parte dell’Unione Europea e proprio per questo ogni tanto si trovano delle zone transennate che non si possono visitare. In ogni caso la zona visitabile è decisamente grande che occorre l’intera giornata per poterla scoprire tutta con attenzione.
IL NOSTRO VIAGGIO ALL’INTERNO DELL’ANTICA POMPEI
La nostra esperienza è cominciata in una calda giornata primaverile di aprile e dopo aver fatto una lunga fila per comprare i biglietti per me, mia moglie e nostra figlia di 4 anni, ci siamo armati delle migliori intenzioni ed abbiamo cominciato ad inoltrarci tra gli scavi. Subito un distinto signore ci si è avvicinato per chiedere se volevano una visita guidata ad un prezzo stratosferico, ma abbiamo preferito declinare la proposta e piuttosto soffermarci a leggere da soli le scritte sulle insegne poste di fronte ad ogni attrazione principale. A dire il vero all’interno degli scavi è possibile imbattersi anche in guide abusive che a modici prezzi ti raccontano un po’ di storia di Pompei. Una delle prime cose viste è stata la Palestra Grande, un’imponente costruzione a pianta rettangolare lunga 140 metri e larga 130 metri. Tutto intorno un colonnato delimita l’area, mentre all’interno si trovava una piscina costruita con un fondo inclinato con altezza minima di 60 cm e massima di 2 m. Da qui abbiamo fatto ancora un po’ di strada tra le polverose stradine in parte ricoperte da alberi e quando siamo giunti nel cuore della Pompei antica siamo rimasti tutti e tre estasiati. La''' via dei commercianti''' si è mantenuta benissimo e con grande interesse abbiamo appresso (anche allungando ogni tanto l’orecchio da qualche guida parlante italiano) che quella era la via principale di Pompei dove avvenivano le vendite di ogni sorta di cibo. In un thermopolium abbiamo "giocato" con nostra figlia facendo finta di essere venditore e commerciante, spiegando così a lei che quelli erano i negozi di un tempo. In questi bei banconi vi erano delle buche dove veniva messo il cibo già cucinato e lì dentro rimaneva in caldo. Gli avventori si fermavano per un pasto caldo ed alcuni thermopolium avevano anche una stanza sul retro dove far mangiare i clienti, che in alternativa mangiavano direttamente al bancone. Addirittura dentro ad un vaso è stato ritrovato il pasto che c’era nel 79 a.C.! Abbiamo potuto apprezzare dei bei mosaici e la differenza tra le case più umili, appunto queste dei commercianti costituite solamente da due stanze, una fronte strada e l’altra dove dormiva e viveva la famiglia del commerciante, e quelle più sontuose, con un bel porticato ed un giardinetto e diverse stanze da adibire a vari usi.
Molto interessante è stata anche la visita alle antiche terme... ma dopo un paio d’ore di camminata mia moglie fremeva per andare a vedere i corpi delle persone dormienti da 2.000 anni e così ci siamo diretti all’orto dei dormienti. Onestamente mi aspettavo che ci fossero più corpi (visto che sono quelli che fanno vedere sempre in ogni documentario in cui si parla dell’antica Pompei e dell’eruzione del Vesuvio!); comunque è impressionante pensare a cosa è successo a queste povere persone. Proseguendo il giro abbiamo trovato altri corpi in cui addirittura si vedevano i denti e ben si capiva la smorfia di dolore di quella persona che stava per morire. Un altro corpo era accovacciato con la mano d’avanti alla bocca per tentare di ripararsi da quelle ceneri che in breve occludevano i polmoni e facevano morire così asfissiati...''' un po’ triste, ma sembrava veramente di esserci!'''
La città di Pompei era veramente grande e sicuramente dopo quasi un anno dalla mia visita non mi ricorderò di citare tutti i punti di interesse... ma tanto per quello c’è sempre una cartina che viene fornita quando si comprano i biglietti!
Prima di concludere vorrei citare anche il bellissimo anfiteatro, dove ne abbiamo approfittato per fare un sosta ed abbiamo scoperto che fino ad alcuni anni fa veniva utilizzato per delle rappresentazioni teatrali e concerti.
CONSIGLI E SUGGERIMENTI
In seguito alla mia esperienza il primo consiglio utile è quello di visitare gli scavi un periodo non molto caldo. All’interno dell’area ci sono pochissimi punti in ombra e perciò tutta la visita la si passa sotto il sole e con le pietre che riflettono luce e calore. Già ad aprile, con una giornata di sole come la nostra, abbiamo patito il caldo seppur ancora sopportabile.
Si consiglia inoltre di indossare scarpe comode perché si cammina sempre su selciati in pietra e su sterrato, vestirsi a''' "cipolla" '''per potersi spogliare tranquillamente,''' portare acqua sufficiente''' se la giornata è calda, portarsi cibo per il pranzo perché c’è solo un punto di ristoro dotato di bar e self service (non so se i prezzi sono alti o meno!) e''' non entrare con passeggini''' perché è impossibile farli camminare.
Per quanto riguarda i bambini preparateli al fatto che dovranno camminare molto. Nostra di figlia di 4 anni e mezzo è abituata a camminare perciò non abbiamo avuto grossi problemi, seppur è stato necessario coinvolgerla molto per non farla annoiare, visto che gli scavi sono di poco interesse per un bambino di questa età.
Per visitare tutta l’area degli scavi occorre l’intera giornata perciò è raccomandabile arrivare presto, considerando anche la lunga fila allo sportello. Si possono acquistare i biglietti anche online perciò risparmiando tempo all’ingresso munendosi di biglietto anticipatamente.
Per concludere la giornata a Pompei noi abbiamo approfittato di una visita al Santuario della Beata Vergine del Rosario che si trova poco distante dall’ingresso di Piazza Anfiteatro. Non ci è stato possibile effettuare la visita al campanile perché chiudeva intorno alle ore 18:00.
INFO UTILI
Per accedere all’area vi sono tre accessi (Porta Marina - Piazza Esedra - Piazza Anfiteatro); noi abbiamo utilizzato quello di Piazza Anfiteatro in quanto più comodo da raggiungere, situato vicino al Santuario e più agevole per iniziare il giro.
Gli scavi sono aperti tutti i giorni dell’anno con i seguenti orari:
1 aprile - 31 ottobre: 8.30 - 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00)
1 novembre - 31 marzo: 8.30 - 17.00 (ultimo ingresso ore 15.30)
Costi del biglietto con validità 1 giorno:
Intero: € 11,00
Ridotto: € 5,50 (Cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra 18 e 25 anni non compiuti e per i docenti delle scuole statali dell’Unione Europea)
GRATIS: Cittadini dell’Unione Europea minori di 18 anni o maggiori di 65 anni.
Scavi archeologici di Pompei
Tel. 081.8575347
WEB: www.pompeiisites.org
Email: pompei.info@beniculturali.it