La Storia raccontata dai reperti
Ormai è risaputo... tutto quello che riguarda la parola “natura” è sempre di nostro interesse.
Volevo oggi raccontarvi di questo Museo di Storia Naturale, scoperto per caso lo scorso anno durante la visita ad un paese limitrofe al nostro.
Il paese in questione, che poi fa anche comune, si chiama Gagliole (MC).
Era infatti il periodo delle festività natalizie quando io e Silvia ci siamo recati a Gagliole a visitare un piccolo, ma estremamente particolareggiato, presepe che ogni anno viene messo a disposizione dei visitatori. Percorrendo le vie di questo piccolo Comune dell’alto maceratese, abbiamo trovato un’insegna che ci indicava appunto la direzione per arrivare a questo Museo di Storia Naturale.
Ignari assoluti della presenza di questo Museo ci siamo avviati nella direzione indicata con la curiosità che aumentava di passo in passo. Le vie del paese sono veramente caratteristiche, specialmente in una giornata invernale, di notte e con la nebbiolina bassa. Le infrastrutture del centro storico, sono state infatti ricostruite di recente, completamente in pietra come una volta si usava fare. A far cornice a tutto ciò ci sono tutte le altre abitazioni in pietra ed in più la magnifica Rocca dei Varano. Di fronte ad essa un fantastico palazzo trecentesco dove appunto è stato allestito il Museo in questione.
Ci avviciniamo all’ingresso e subito i nostri occhi scorgono una grande quantità di materiale esposto. Entriamo in questo stupendo scenario e subito ci accoglie un signore molto gentile, che poi si rilevò l’ideatore di tutto il Museo. Dopo una breve panoramica, questo signore, Paolo Paoletti, inizia a farci fare la visita del Museo spiegandoci passo passo ogni singolo pezzo. Quasi tutti i reperti esposti al museo sono stati reperiti nelle zone limitrofe, mentre la minima parte proviene da svariati siti del mondo. Stiamo parlando di fossili e minerali di stupenda bellezza e inestimabile valore storico.
L’esposizione è stata concepita per mostrare ai visitatori l’evoluzione della vita sulla terra, partendo dall’Era Archeozoica fino ad arrivare ai giorni nostri. Proprio questa infatti è stata le sequenza dei reperti che il signor Paoletti ci ha mostrato e stupendamente commentato in ogni loro piccolo dettaglio. Tra questi i reperti più interessanti e più caratteristici si conservano mesosauri, uno splendido ittiosauro, uova di dinosauro, insetti in ambra, trilobiti con aculei, crinoidi, felci e foglie del carbonifero, ammoniti di diversa provenienza, minerali, esemplari animali e vegetali di diversi periodi.
Finita la visita gli abbiamo rivolto diverse domande sulla nascita del Museo per colmare la nostra completa ignoranza, nonostante siamo sempre aggiornati ed informati su questo genere di manifestazioni. Il Museo si rilevò infatti di nascita recentissima e non ancora pubblicizzata.
Spiegandoci un po’ le motivazioni ne conseguì che il Museo è nato prima di tutto per la conservazione dei reperti che lui stesso aveva accuratamente estratto delle rocce e poi per costruire uno strumento didattico e culturale a disposizione dei visitatori, e in particolar modo degli studenti.
A tal proposito c’è da ricordare che il Museo mette a disposizione alcuni servizi didattici per comprendere ancora meglio gli aspetti sopra valutati. I servizi in questione sono:
- Lezioni in classe proponendo ed illustrando agli studenti i contenuti ed il significato dei giacimenti fossilieri dell’Appennenino Umbro-Marchigiano dove Gagliole è appunto immerso.
- La ricerca in un’area simulata di reperti fossili originali ove le scolaresche potranno cingersi al riconoscimento e all’identificazione di reperti fossili.
- Escursioni direttamente nei luoghi limitrofi (Valle dei Grilli e Valle dell’Elce) dove sono stati ritrovati la maggior parte dei reperti presenti al Museo. In questi luoghi verranno poi illustrate le varie formazioni stratiformi delle rocce e in più una vera e propria lezione di educazione ambientale. Di certo quelle Valli sono delle vere e proprie “scuole all’aperto” dove imparare è di certo più facile e divertente.
Sinceramente non so se questo tipo di escursioni sono proposte anche ai “visitatori comuni”! Magari se siete interessati potete provare a chiamare.
Di seguito allego le indicazioni per raggiungere Gagliole, gli orari di apertura e i numeri utili.
Consiglio vivamente a tutti una visita in questo Museo sia agli interessati che meno. Ma più che altro fatelo vedere ai vostri figli, non è facile spiegargli certe cose finché non le si vedono di persona. E ricordate, da queste parti ci sono moltissime cose belle da vedere, pertanto approfittatene per fare un bel giro turistico all’insegna della storia, delle tradizioni e del buon gusto.
Come arrivare a Gagliole:
ROMA: uscita autostrada A1 casello di Orte, percorrere superstrada in direzione Terni, Foligno fino a Nocera Umbra, proseguire su S.S. 361 per Fiuminata, Pioraco, Gagliole.
BOLOGNA: uscita autostrada A14 casello Ancona Nord, proseguire sulla superstrada in direzione Jesi, Fabriano sulla S.S. direzione Matelica.
PESCARA: uscita autostrada A14 casello Civitanova Marche su Superstrada 77 direzione Foligno, uscita Tolentino. Direzione S. Severino - Castelraimondo.
Orario di apertura:
Ottobre-Aprile: sabato, domenica e festivi (15:30 – 19:00)
Maggio-Settembre: dal martedì alla domenica dalle 16:00 alle 20:00
Apertura straordinaria a richiesta:
Tel. 0737/640534 - 641184 - 660031
Cell. 3333720483
E-mail: m.storianaturale@libero.it