PRESENTAZIONE
Durante le mie vacanze nella riviera romagnola ne ho approfittato per andare a visitare il famoso Castello di Gradara, che a dire il vero non dista molto da dove abito io, (nemmeno due ore di macchina), ma per un motivo o per un altro non sono mai andato a visitarlo.
Gradara è uno degli ultimi comuni delle Marche, praticamente al confine con l’Emilia Romagna, posto sul mare, in una splendida posizione.
Percorrendo l’autostrada A14 si può scorgere l’imponente castello che domina un’altura da dove il paesaggio appare maestoso.
ESPERIENZA PERSONALE
Appena giunti nei pressi del castello ci sono diverse segnalazioni di parcheggi, ne cerco uno all’ombra, pago il biglietto nella colonnina automatica e mi incammino insieme a mia moglie e mia figlia verso il borgo medievale straordinariamente mantenutosi. Già le mura esterne fanno intuire la maestosità del borgo e del castello.
Ovviamente la via per raggiungere la porta del castello è tutta in salita, in quanto la fortezza era stata eretta nel punto più alto e di difficile accesso. Tutto il borgo medievale è racchiuso da alte mura ed è possibile, pagando un ridottissimo biglietto, fare tutto il camminamento di ronda.
La biglietteria per il camminamento di ronda si trova sulla destra della via principale e si può scegliere solo il biglietto singolo oppure quello combinato con la visita al castello. Il prezzo a giugno 2011, per entrambe le visite, è stato di 4 euro per il castello ed 1 euro per il camminamento di ronda.
La nostra visita comincia proprio dal camminamento di ronda; si accede direttamente dalla biglietterie e bisogna salire su delle scale strette e ripide. Una volta giunti in quota ci siamo trovati a tu per tu con i merli delle mura ed Ambra, la mia bimba di due anni e mezzo, ha ascoltato con grande interesse le descrizioni della mamma, che le spiegava il ruolo delle feritoie e come da lì sparassero ai nemici con i cannoni.
Finito il camminamento di ronda ci siamo addentrati nella fortezza vera e propria, attraversando un ponte levatoio ed un primo punto dove venivano controllati i biglietti. Seguendo le preziose indicazioni dei cartelli si potrà fare un giro ad anello senza perdersi neanche un particolare del castello, passando dalle stanze signorili fino alle prigioni.
Le stanze sono arredate con mobili dell’epoca, alti letti a baldacchino e camini per scaldarsi durante i lunghi inverni. Molte presentano soffitti in legno a cassettoni dipinti con vari motivi. Nel mastio è stato allestito un piccolo museo con attrezzi usati per la tortura, parte che mi interessa molto... in queste occasioni viene fuori tutto il mio lato più sadico!
La visita dura circa 1 ora e trenta minuti ed è libera, ovvero non si è accompagnati da una guida. In diversi punti del castello ci sono delle persone predisposte al controllo del rispetto di alcune regole, come ad esempio non fare foto all’interno delle stanze e non toccare alcun oggetto. Noi ne abbiamo anche approfittato per chiedere alcune informazioni e curiosità.
Prima di terminare l’interessantissima visita si può fare una capatina nel negozietto dove poter acquistare qualche souvenir come libri, penne, segnalibri ed altri gadget. Ambra, innamorata dei libri, ne ha scelto uno (dietro consiglio dei genitori :-) ) con un castello e tutti i personaggi che vivevano in esso... .così ogni giorno a casa ripassiamo tutto quello che c’era in un castello medievale.
Finita la visita del castello abbiamo curiosato un po’ tra i negozietti caratteristici che fiancheggiano la via che conduce alla fortezza malatestiana. Più problematico è stato il pranzo, visto che noi ci accontentavamo di un pezzo di pizza, ma pare che lì ci siano solo ristoranti! Comunque appena fuori dalle mura, nei pressi del parcheggio, abbiamo trovato dei chioschetti che preparavano panini, piadine, hot-dog e vendevano bibite fresche e prezzi più che accettabili.
BREVI CENNI STORICI DEL CASTELLO
Da alcuni documenti storici pare che la costruzione del castello risalga all’anno 1150, quando a dire il vero fu eretto solamente il torrione principale. Tra il XIII ed il XIV secolo furono innalzate le mura per volere della famiglia Malatesta e da allora la fortezza vide un susseguirsi di battaglie tra famiglie facoltose come i Borgia, i Malatesta e gli Sforza che volevano affermare il proprio predominio. Col tempo il castello cadde in rovina e cominciò a versare in pessime condizioni conservative, finché nel XX secolo un mecenate donò un ingente somma di denaro per far sistemare e restaurare quello che ad oggi risulta uno dei castelli medievali meglio conservati d’Italia.
EVENTI
All’interno del castello di Gradara vengono allestite spesso mostre temporanee ed in quelle occasioni il prezzo d’ingresso può subire delle variazioni. Inoltre, soprattutto durante le calde notti estive, si organizzano diverse manifestazioni, come visite guidate in notturna con sottofondo di musiche medievali e degustazioni di prodotti tipici romagnoli e marchigiani.
CONCLUSIONI
In definitiva io e la mia famiglia abbiamo apprezzato moltissimo la visita al castello e al camminamento di ronda. Il prezzo è più che onesto soprattutto se rapportato ad altre visite meno interessanti, come ad esempio al castello di San Leo che ci ha chiesto ben 8 euro, offrendo sicuramente meno attrattive !!! Anche il prezzo dei parcheggi è modesto: per le prime 3 ore si paga a frazionamenti poi scatta il prezzo giornaliero di 5 euro che permette di visitare il castello ed il borgo in tutta tranquillità, magari approfittando di un tranquillo pasto nei caratteristici ristorantini locali. Il borgo risulta in salita e pertanto un po’ scomodo per persone anziane o con difficoltà motorie. Anche il camminamento di ronda presenta alcune difficoltà legate alla presenza di lunghe scalinate con stretti gradini; lo stesso vale per la visita del castello in quanto anche in esso ci sono moltissime scalinate da fare. Se si viaggia con bambini piccoli si consiglia di depositare il passeggino alla biglietteria del castello in quanto sarebbe improponibile portarselo appresso.
La visita è stata davvero interessante, ci sono molte cose da vedere ed il tutto è molto ordinato e pulito. Ottime anche le descrizioni in ogni stanza che spiegano perfettamente la storia e le curiosità del luogo. Lo stato conservativo della struttura è davvero stupefacente e sembra essere immersi in un’era che non ci appartiene più; immedesimandosi nei personaggi si potranno vivere particolari emozioni che ci faranno capire la dura realtà a cui sono andati incontro i nostri antenati.
COME ARRIVARE
La vicinanza con l’autostrada A14 fa si che raggiunge Gradara sia di estrema semplicità! Ma se non si dispone di un’auto niente paura, Gradara è comodamente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Ad esempio da Pesaro e Cattolica partono quotidianamente dei bus che soprattutto nella bella stagione effettuano continue corse giornaliere.
Per chi viene da lontano ed ha deciso di lasciare a casa l’auto si può optare per l’aereo, considerando che non molto distante da Gradara ci sono ben 4 aeroporti: quello di Rimini, quello di Ancona, quello di Forlì (che dista all’incirca 80 km) e quello di Bologna (che dista all’incirca 150 km).
Per chi ama spostarsi con il treno sarà utile sapere che le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Pesaro e di Cattolica e da lì, come già detto, si possono prendere i bus.
Da Cattolica, nella stagione estiva, è anche disponibile un trenino turistico che effettua corse a distanza di un’ora e pertanto si potrà abbinare la suggestione del castello al divertimento del trenino.